AREA MISAPOLITICA

Fratelli d’Italia chiede ai Comuni delle valli del Misa e del Nevola la riduzione dell’Imu ed il taglio delle indennità comunali

Fratelli d’Italia chiede ai Comuni delle valli del Misa e del Nevola la riduzione dell’Imu ed il taglio delle indennità comunali

SENIGALLIA – Dal coordinamento di Fratelli d’Italia delle valli del Misa e del Nevola (Nicola Peverelli – coordinatore; Sandra Amato – imprese e associazioni di categoria; Monia Frulla – Cultura e Scuola; Enrico Montesi – Sanità) riceviamo: “Il mese di giugno vedrà i contribuenti affrontare diverse scadenze tributarie e contributive quali acconto Imu, versamento Iva, Irpef, contributi Inps.

“Il Governo dei prestiti, dei bonus e dei crediti d’imposta, si è limitato a differire alcune scadenze tributarie rinviando il dovuto ed omettendo di approcciare attraverso una serio intervento di alleggerimento del carico fiscale legato ad un’ottica emergenziale quale quella pandemica.

“Sul fronte Imu, è prevista l’esenzione del pagamento della prima rata in favore delle attività turistiche, ma solo a condizione che i proprietari siano anche gestori delle medesime attività.

“A questo punto, sempre seguendo una doverosa logica di amministrazione  straordinaria, i Comuni vallivi non potranno ignorare le difficoltà economiche che dovranno affrontare i proprietari anche non gestori. Una vera e propria beffa, poiché a fronte della crisi pandemica i canoni locativi non verranno pagati a causa degli enormi danni economici patiti dagli esercenti, ma il proprietario del locale sarà comunque tenuto a versare  Imu,  Irpef e addizionali sui canoni non riscossi e magari a versare anche le rate del mutuo acceso sull’immobile, ed in diversi casi il reddito da locazione rappresenta l’unica fonte di reddito di una famiglia.

“Auspichiamo che i Comuni della vallata, nell’ambito e nel rispetto dei confini della propria potestà regolamentare, mettano mano a delle adeguate riduzioni dell’Imu che contemplino proprio il caso del mancato pagamento dell’affitto da parte dell’esercente messo in ginocchio dalla chiusura forzata della propria attività.

“Quantomeno, proponiamo che, avuto riguardo alle categorie di immobili sui quali può incidere la potestà comunale, venga disposto un congruo differimento del versamento del primo acconto Imu scadente il 16.6.2020.

“Si dovrà dar fondo ad ogni risorsa di bilancio, operazione non certo semplice in un contesto in cui il Governo non sta supportando adeguatamente gli Enti Locali, ma non impossibile.

“Del resto, prendendo a riferimento il Comune di Trecastelli, da febbraio 2020 ad oggi ha beneficiato di trasferimenti pubblici che si aggirano attorno  a 2.350.000,00 € che dovranno essere impiegati con oculatezza ed economicità, selezionando le nuove priorità generate dalla drammatica emergenza economico sanitaria.

“Riteniamo che anche gli amministratori, quali primi rappresentanti del popolo, debbano metterci del loro rinunciando (o riducendo) temporaneamente ad incamerare le indennità di funzione, sia per determinare un importante risparmio di spesa( ad es. per il Comune di Trecastelli parliamo di circa 31.000,00 € per i mesi che vanno da giugno a dicembre 2020) sia per offrire un doveroso esempio verso una comunità che fatica ad intravedere un futuro accettabile”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it