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Splendido finissage a Fano della mostra Lei di Mauro Drudi

Splendido finissage a Fano della mostra Lei di Mauro Drudi

Splendido finissage a Fano della mostra Lei di Mauro Drudi

Bella serata con la presentazione del pregevole catalogo ed un emozionante concerto nell’ex Chiesa di Sant’Arcangelo

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di VINCENZO PREDILETTO

FANO – Abbiamo avuto la fortuna ed il piacere personale di poter assistere all’ultimo momento – sabato sera 9 aprile alle 19 – al sorprendente finissage della mostra “LEI” ideata ed allestita con passione ed estrema cura e meticolosità dall’artista romagnolo Mauro Drudi nell’accogliente e suggestiva navata dell’ex Chiesa di S. Arcangelo di Fano, a pochi passi dal famoso Caffè Centrale sul Corso Matteotti. Inaugurata ufficialmente l’8 marzo, nell’ambito delle varie iniziative organizzate per il mese internazionale delle donne  col Patrocinio del Comune di Fano e dell’assessore alla cultura Stefano Marchegiani, la mostra vuole fornire – come ha sottolineato l’artista in apertura di serata – una riflessione personale e sincera sulla condizione attuale della donna nella società contemporanea, proponendo ben 296 ritratti di un’unica donna che in verità l’ha sempre affascinato ed artisticamente sedotto (il celebre volto della “Vergine Annunziata” 1476,capolavoro dell’artista rinascimentale Antonello da Messina conservato al Museo Nazionale di Palermo) al punto di realizzare in chiave pop, su un progetto nato nel 2013, circa trecento pezzi unici, utilizzando semplice legno e materiali poveri di riciclo, disegnati, dipinti a mano e poi installati in una scenografia di forte impatto emotivo su due pareti lunghe 12 metri ed alte più di tre metri (  a destra, la donna positiva nei suoi molteplici ruoli; a sinistra, la donna umiliata, derisa, violentata nel passato e nel presente, a oriente ed occidente) che convergono su una scultura piramidale composta da un’altra serie di tavolette di legno dipinte poste davanti all’altare sormontato dall’enorme pala di S.Arcangelo.

Mauro Drudi, poliedrico artista, scrittore, poeta e cultore di musica e tradizioni popolari, nato e residente nella vicina Cattolica sulla riviera adriatica, durante il suo congruo ed essenziale intervento ha voluto prima di tutto ringraziare il Comune di Fano per la disponibilità ed il sostegno accordati all’evento espositivo ed in particolare l’assessore alla cultura Stefano Marchegiani, presente insieme a tanti ospiti, conoscenti dell’artista e semplici appassionati d’arte, nonché tra i vari sponsor la birra Viola che ha consentito, oltre alla realizzazione del catalogo, un momento conviviale per un brindisi finale con gustoso buffet. Successivamente,il Maestro ha ben illustrato lo splendido catalogo, pronto solo ora per questo finissage, “LEI “ – Una riflessione pittorica sulla donna -, che si avvale della prefazione “Lei fra Rinascimento e terzo millennio” di Federica Facchini, docente di Storia dell’Arte Contemporanea e Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dell’analisi critica “La Donna: Angelo e Diavolo” di Franco Ruinetti e del contributo dell’assessore Stefano Marchegiani. Quasi tutti i presenti, su espresso invito dell’estroso e simpatico Mauro, hanno poi acquistato una copia del prezioso Catalogo, davvero  sui generis, composto, oltre che dai testi critici introduttivi, da significative immagini dei volti dipinti corredate da aforismi di Oscar Wilde, Albert Einstein,Theodor Adorno, da citazioni di Michelangelo,Shakespeare, testimonianze di Coco Chanel, Rita Levi Montalcini, da brevi storie e semplici frasi di donne di diversa estrazione sociale.

La quarta di copertina, come ha evidenziato l’artista, riporta su sua precisa scelta una frase particolare che l’ha molto colpito ed emozionato, quella del sedicenne Paolo che nel varcare la soglia della Chiesa con lo skateboard sotto braccio ha esclamato “… che stile!”. A questo punto, Drudi ha dato il via al momento clou della serata, l’atteso intermezzo musicale dal titolo “Incipit, Suite e Caterina Colombaroni”, presentando al pubblico disposto a semicerchio il duo Marco Di Meo e Roberto Gargamelli alle chitarre, accompagnati dalla voce suadente e straordinaria di Caterina Colombaroni. L’affiatato e ben assortito  trio, sfruttando abilmente l’atmosfera magica creata da una serie di lumini a mo’ di candele posti qua e là a terra lungo le due pareti di dipinti e da qualche alto faretto laterale, ha eseguito per mezzora un repertorio davvero coinvolgente di famosi brani strumentali e testi musicali per lo più di provenienza latino-americana (in particolare, cubana, argentina, brasiliana – portoghese degli anni ’50-’60, tra cui il celeberrimo “Besame mucho”)che hanno deliziato l’attento e partecipe pubblico, strappando a più riprese ed alla fine d’ogni pezzo calorosi e meritati applausi.

Dopo aver omaggiato la platea con uno strepitoso assolo di chitarre del duo Di Meo- Gargamelli, la bravissima cantante ha interpretato con indubbio talento e maestria un pezzo ritmato che ha messo in risalto le sue straordinarie doti e capacità vocali. Alla fine del graditissimo concerto Caterina Colombaroni ha ringraziato di cuore tutti i presenti, rivolgendo un plauso all’Amministrazione comunale ed all’assessore alla cultura Marchegiani  per la sensibilità mostrata nell’appoggiare in modo tangibile un’iniziativa di alto spessore culturale che ha sancìto il valido connubio tra Arte e Musica ed ha ottenuto il gradimento e il riscontro positivo del numeroso pubblico, accorso anche nelle settimane scorse per seguire altre performance musicali durante il mese d’apertura della mostra dedicata all’universo femminile.

Anche Mauro Drudi, espletati i doverosi ringraziamenti personali al Comune ed all’assessore alla cultura di Fano, nonché allo staff tecnico che ha curato e predisposto l’allestimento ed ai vari sponsor riportati nell’ultima pagina del catalogo, ha invitato tutti ad accomodarsi al buffet per un brindisi finale, sottoponendosi poi con piacere ad autografare con dedica tante copie del freschissimo catalogo e non disdegnando nel frattempo di rispondere alle domande e curiosità di conoscenti, amici ed appassionati d’arte sulle tecniche compositive e su alcuni particolari delle molteplici varianti reinterpretate dell’Annunziata di Antonello da Messina.

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