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Accolto il ricorso di 14 dipendenti del Comune di Arcevia

Accolto il ricorso di 14 dipendenti del Comune di Arcevia

Il Tribunale di Ancona ha emesso una sentenza storica, ritenuta esemplare nel settore del pubblico impiego

Accolto il ricorso di 14 dipendenti del Comune di Arcevia

ANCONA – La Uil-Fpl di Ancona con grande soddisfazione ha inviato il seguente comunicato relativo alla tortuosa vicenda di 14 dipendenti del Comune di Arcevia da anni ricorrenti nei confronti dell’Amministrazione comunale. “E’ certamente una sentenza storica quella del Tribunale di Ancona, che ha accolto il ricorso proposto da 14 coraggiosi dipendenti del Comune di Arcevia, a cui per diversi anni non è stata riconosciuta parte del salario accessorio da parte dell’Amministrazione comunale. Una sentenza esemplare nel settore del Pubblico impiego, e in particolare per tutti i dipendenti degli Enti Locali, Comuni, Province, Regioni ed altri. La tesi sostenuta dai ricorrenti, difesi dall’Avv. Barbara Gambi del Foro di Ancona ,e prima ancora dai rappresentanti  della UIL FPL Rossano Moscatelli e Carlo Santini – è quella secondo cui il Fondo con cui viene pagato il salario accessorio dei dipendenti deve essere costituito correttamente e secondo buona fede dalla Pubblica Amministrazione , anche in relazione a quella parte in cui si esprimono maggiormente la volontà politica e le scelte soggettive dell’Ente; scelte che comunque non possono mai essere arbitrarie, ma che, al contrario, sono assolutamente vincolanti, laddove la Pubblica Amministrazione abbia già assunto precisi  impegni in un Contratto Decentrato Integrativo, o in altri atti comunque espressi “ .

L’avvocato Barbara Gambi  afferma:“ Non possiamo che essere estremamente soddisfatti del risultato ottenuto, un risultato che riporta in un alveo di legalità e giustizia sostanziale il sacrosanto diritto dei dipendenti pubblici alla giusta retribuzione. Il Giudice del Lavoro ha correttamente evidenziato come gli impegni contrattuali presi con i dipendenti vadano comunque rispettati, se del caso, intervenendo su altre e diverse voci di spesa prima che sulle voci stipendiali oggetto di un contratto decentrato mai formalmente disdettato dall’Amministrazione”.

“La UIL FPL ci ha sempre creduto, perché i diritti di lavoratrici e lavoratori non possono essere sovrastati da una concezione retrograda di Pubblica Amministrazione, una supremazia che non esiste più. Se si chiedono prestazioni ai dipendenti pubblici, le stesse vanno riconosciute e giustamente remunerate, come nel privato“.

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