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A Fano autorizzata una costruzione che fa insorgere i cittadini contro sindaco e giunta

A Fano autorizzata una costruzione che fa insorgere i cittadini contro sindaco e giunta

A Fano autorizzata una costruzione che fa insorgere i cittadini contro sindaco e giunta

FANO – Da un gruppo di cittadini di Fano riceviamo questa presa di posizione in seguito ad una petizione inviata il 27 aprile al sindaco di Fano Massimo Seri e a tutti i componenti della Giunta comunale relativa alle delibere n. 412 del 08/09/2016 e n. 109 del  30/03/2017  riguardanti la realizzazione di una struttura pressostatica collocata nei pressi della palestra “Trave”.

“Scriviamo a nome di alcuni cittadini di Fano per informare circa una petizione inviata il 27/04/2017 al sindaco del Comune di Fano Massimo Seri e a tutti i componenti della Giunta Comunale relativa alle delibere n. 412 del 08/09/2016 e n. 109 del  30/03/2017  riguardanti la realizzazione di una struttura pressostatica collocata nei pressi della palestra “Trave”.

Ricordiamo che la struttura autorizzata dalla prima delibera era un’opera privata, essa è stata installata il giorno 5 dicembre 2016 ma è crollata in seguito ad alcune raffiche di vento. La struttura deliberata il 30 marzo 2017 sarà invece un’opera pubblica progettata ancora dalla stessa società privata ma finanziata dal Comune di Fano.

“Era nostra intenzione fare una conferenza stampa ma siamo stati informati che le conferenze stampa devono essere indette il mattino o il primo pomeriggio e, dato che per ragioni lavorative solo pochi residenti avrebbero potuto partecipare, abbiamo deciso di inviare il materiale tramite posta elettronica.

“Aggiungiamo agli allegati alcune considerazioni scaturite dagli incontri che abbiamo avuto con il sindaco, alcuni componenti della giunta, i residenti del quartiere e alcuni architetti che operano nella città.

“Tutti i componenti della giunta (Seri, Marchegiani, Paolini, Mascarin, Del Bianco) a cui è stata mostrata la foto allegata hanno mostrato disapprovazione per la realizzazione. Nello specifico l’assessore all’Urbanistica Marco Paolini non ricordava di avere votato una cosa del genere e quindi riteneva che il giorno della delibera avesse dovuto essere assente, invece come risulta dagli atti era presente. Il Sindaco Massimo Seri ha definito la struttura “un pugno nello stomaco”.

“I residenti del quartiere sono fortemente indignati perché, senza nessuna consultazione o informazione, si sono trovati all’improvviso davanti alle loro finestre questa “cosa” e, nonostante le numerose richieste di un incontro con l’amministrazione non sono stati finora ascoltati.

Per di più, dopo il crollo della struttura, ci era stata data assicurazione che non sarebbe stata presa alcuna ulteriore decisione senza prima sentire i residenti. Invece il 30 marzo, senza nessun confronto, si è deciso che la struttura diventerà fissa e permanente e che sarà non più opera privata ma pubblica. Tra l’altro ancora una volta è stata deliberata la realizzazione di un edificio di non trascurabili dimensioni senza avere un progetto che consenta di capire quale sarà l’impatto architettonico e paesaggistico: quali saranno le dimensioni di questa nuova opera e, soprattutto, ci saranno parcheggi sufficienti per renderla fruibile?

“Gli architetti che abbiamo consultato hanno fortemente disapprovato quella struttura perché svilisce e svalorizza il quartiere, tra l’altro già gravemente penalizzato dai famosi pannelli fonoassorbenti della strada interquartieri. Perché, ci hanno detto, il valore di una città non è dovuto solo all’estetica dei suoi edifici ma anche alla bellezza del paesaggio di cui si può usufruire e questo è un diritto che non può essere tolto ai cittadini. Infatti alcuni di questi architetti già da tempo hanno proposto all’amministrazione l’istituzione di una commissione paesaggistica.

“Tutto ciò considerato ci chiediamo:

  • quando la Giunta prende una decisone, che come questa risulta determinante per un quartiere e la città, vengono presi in considerazione con la dovuta attenzione tutti gli aspetti relativi alla questione?
  • è giusto che il Comune investa soldi pubblici in una struttura comunque precaria e a vantaggio di una sola associazione per rimediare agli errori progettuali che essa stessa ha commesso a scapito di altre associazioni sportive locali?
  • questa Giunta ha un ”idea” condivisa di città e soprattutto un progetto condiviso per realizzarla?
  • questa Giunta crede veramente nella partecipazione dei cittadini alla costruzione della città o sono solo parole vuote quelle relative al ripristino delle Circoscrizioni, #Orizzonte, Forum urbano, ecc.?

“Riteniamo che in questa situazione si sia operato con troppa fretta e grande superficialità e che pertanto sia assolutamente necessario fermarsi per analizzare in profondità la questione.

Precisiamo che come cittadini fanesi siamo del tutto favorevoli alla realizzazione di nuove strutture sportive, che riteniamo fondamentali per la crescita sociale e per la formazione dei giovani.

Queste strutture devono essere però realizzate in un’ottica di lungimiranza, in luoghi dotati di spazi adeguati, senza andare in alcun modo a deturpare e a squalificare un quartiere e un’intera città, ma, al contrario, valorizzandoli, sia a livello estetico che funzionale.

“Lungimiranza purtroppo non riscontrata nel caso specifico, dove un parco pubblico con alberi, panche e tavoli, usufruibile da parte di tutti i cittadini e ampiamente utilizzato, è stato pesantemente “sfigurato” abbattendo piante di specie protetta, cementificando pesantemente e realizzando una recinzione che ne consente l’accesso e l’uso solo ad alcuni cittadini praticanti un particolare sport.

“E’ paradossale come in alcuni casi ottenere permessi per interventi anche minimi sia proibitivo e in questo caso invece sia stata autorizzata una così pesante alterazione del territorio.

Considerando infine che, nel caso venisse realizzata, la struttura sarebbe pubblica e che si troverebbe proprio all’interno del quartiere, riteniamo che sia del tutto inappropriato affidarne il progetto ad una società privata che, vista la prima realizzazione, non ha certo dimostrato sensibilità nei confronti di un quartiere che da sempre la ospita, la stima e la sostiene.

Crediamo invece che prima di un intervento del genere sia necessario istituire un tavolo di lavoro che consenta un’attenta riflessione e porti il contributo e la ricchezza di molte e diverse idee.

“Aggiungiamo che il 4 maggio 2017 abbiamo avuto un colloquio con l’assessore Del Bianco, la quale, ulteriormente sollecitata sulla necessità e l’urgenza di un incontro con i residenti, ci ha promesso verbalmente di convocare nei prossimi giorni una riunione nel quartiere”.

PER SAPERNE DI PIU’

Lettera di presentazione della petizione

Lettera di presentazione della petizione

Petizione (firmata da 107 cittadini)

Petizione

Lettera inviata dall’assessore Mascarin allegata alla petizione

Lettera dell’assessore Mascarin

Delibera della giunta comunale n.412 del 08/09/2016

Delibera Giunta 8 settembre 2016

Delibera della giunta comunale n.109 del 30/03/2017

Delibera giunta 30 marzo 2017

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