CULTURAMARCHE

Polvere di stelle, ritorna Michel Bussi

Polvere di stelle, ritorna Michel Bussi

di TIBERIO CRIVELLARO

Ritorna il vispo normanno Michel Bussi divertendosi a far rabbrividire i suoi lettori, ma essendo estate, altri possono refrigerarsi. Il “nostro” ama seminare cadaveri e far scorrere sangue torrenziale nei passati evi.

Ricorderete almeno due dei suoi “classici”: “Ninfee nere” e la “Follia Mazzarino” (ambo secco sulla ruota E/O Edizioni). Fresco fresco l’ultimo: “Tutto ciò che è sulla terra morirà” (E/O Edizioni), andando a scalare il biblico Ararat, monte assai erto ancor prima de “Il vecchio Testamento”. Il pensamento dello scriba qui scrivente è che questo libro dia punti assai a “Il codice da Vinci” del vecchio Brown, scivolato come un allocco in clamorosi errori storici. Il Bussi, prima di inoltrarsi in certe selve oscure della storia da buon ricercatore si è documentato. Questo suo nuovo noir, che vi destino, è un vero messale: 619 pagine mozzafiato.

Mi dicono che il suo traduttore Alberto Bracci Testasecca sia stremato. L’autore, come sua abitudine, fa scorrere la penna per kilometri. Tornando al nastro di partenza, il protagonista dell’affaire, il s’appelle Zak Ikai, giovane scienziato avventuriero che s’impegna perigliosamente a “spiare” la verità sull’Arca di Noè.

Sarà veramente esistita? Son autentici i vari reperti sparsi in mezzo mondo provenienti dai ghiacciai dell’Ararat? Sia vero che, il padre dei padri, tra tutte le specie di animali imbarcata, abbia lasciato sotto la pioggia l’unicorno (?). Volente o nolente a lui si aggiungerà quella apparente zitellona universitaria so-tutto-io Cécile Serval.

E c’è un’organizzazione, i Nefilim, col simbolo dell’unicorno. Un gruppo di fanatici terroristi? O una setta religiosa, sefardita (?), organizzazione che nasconde dietro i suoi crimini una patina di esoterismo che si macchia di atroci omicidi, veri raid militari da occidente a oriente? Roba da far impallidire anche il nostro esperto…di certi “casi”, Massimo Carlotto. Principalmente puntano a impossessarsi del “libro di Enoch, forse chiave di tutto, custodito nei sotterranei del Vaticano. Zak e Cécile saranno compagni di viaggio tra assassini collodiani amplificati.

Tutto in 9 “corse” che attraverseranno tutto il mondo. Via Crucis in location come: Armenia, Vaticano, Francia, Australia, Hong Kong, Paesi Arabi, America latina, fino al “Sacro Monte” Una vera Olimpiade dove, invece di medaglie, fioccano pallottole di ogni calibro. L’apparenza inganna sui Nefilim. Ma, tranquilli, finito il libro finiti i brividi. Potrete tornare ai vostri “arancini” e smartfone. Magari l’Arca di Noè sarà stata un gran barcone di pescatori di Mazara del Vallo a caccia di tonni. Se si, come ce lo spieghiamo che si siano piaggiati a 4.800 metri sopra l’Ararat? Pescatori o alpinisti? Noè sia con voi.

MICHEL BUSSI

TUTTO CIÓ CHE È SULLA TERRA MORIRẮ

E/O Edizioni

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