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Rifondazione Comunista: “Basta con le stragi nei luoghi di lavoro”

Rifondazione Comunista: “Basta con le stragi nei luoghi di lavoro”

ANCONA – “Il crollo nel cantiere di Esselunga, a Firenze, non può essere derubricato a casualità. Siamo di fronte all’ennesima strage sul lavoro causata dalla logica del profitto. E’ la normalità di quella degli appalti e dei subappalti per comprimere i costi”. Inizia così un intervento di Rifondazione Comunista.

“La spregiudicatezza delle imprese è consentita da leggi che hanno reso possibile questo far west che è diventato la normalità in Italia e che riguarda anche i più grandi gruppi.

“Dopo questa strage il governo Meloni e in particolare il ministro Salvini dovrebbero chiedere perdono al paese ma anche chi li ha preceduti ha enormi responsabilità perché sono anni che va avanti questo sistema.

Di fronte a una politica sorda proponiamo alle organizzazioni sindacali di promuovere un referendum per farla finita con il sistema degli appalti. Chiediamo al parlamento di approvare una legge per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro perché è vergognosa l’impunità quasi sempre garantita ai responsabili degli omicidi sul lavoro.

“La strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori – prosegue Rifondazione Comunista – è un’emergenza nazionale che questo governo ha deciso di accantonare in nome dell’ideologia neoliberista del lasciar fare alle imprese. Invece bisogna garantire e aumentare i controlli e inasprire le sanzioni perché la vita umana viene prima del profitto.

“Assumere ISPETTORI DEL LAVORO, non essendo presenti in numero adeguato sul territorio nazionale! 146 i deceduti già nel 2024! Basta subappalti, basta impunità per omicidi sul lavoro!”, conclude Rifondazione Comunista.

 

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