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“A gennaio Mondolfo e Marotta con soli 15 giorni di guardia medica”

“A gennaio Mondolfo e Marotta con soli 15 giorni di guardia medica”

I complessi problemi della sanità territoriale continuano ad essere al centro dell’attenzione

di DANIELE CECCARELLI

MONDOLFO – L’accordo siglato il 7 marzo del 2022 dalla Regione Marche con due sindacati dei medici (FIMMG e SNAMI), contrari i sindacalisti dello SMI, prevedeva l’aumento del compenso orario, per i medici di continuità assistenziale, da € 23,39 ad € 30 (per chi sceglie una sede scoperta), ad € 40 (per chi sceglie più di una sede scoperta).
L’accordo del 7 marzo prevedeva anche la riorganizzazione regionale del servizio di guardia medica, sulla base della sede “HUB” garantita H24, e la sede “SPOKE” il cui servizio si interrompe alle 24 di ogni giorno (20-24, tutti i giorni. Il sabato e la domenica dalle 8 alle 24, la modalità H16. Dalle 24 alle 8, bisogna rivolgersi alla sede “HUB” oppure al 118).
Accordo che non risulta essere stato, per la parte normativa, mai applicato da nessuna parte del territorio regionale.
Ora con il successivo accordo integrativo regionale recepito con delibera di giunta del 12 dicembre 2023 si pongono le basi per prevedere in modo coerente sia l’applicazione del DM n. 77/2022, con il nuovo assetto territoriale, sia la strutturazione di quanto previsto dal PNNR ovvero l’istituzione delle Aggregazione Funzionali Territoriali
(AFT), monoprofessionali, e delle Unità Complesse Cure Primarie (UCCP), poliprofessionali.
Nella provincia di Pesaro-Urbino sono previste ben otto AFT.
Teoricamente e sulla carta è tutto bello e meraviglioso.
Nella pratica è un’altra cosa.
Prendiamo i turni della guardia medica, postazione di Mondolfo, predisposti per il mese di gennaio 2024.
Su 31 giorni ne rimangono scoperti 15.
Mentre con le ore impiegate nei turni infrasettimanali (8 giorni a 12 ore fanno 96 ore) si sarebbero potuto coprire tutti i giorni almeno fino alle 24 (dalle 20 alle 24 è l’orario più richiesto).
Solo che questa turnazione sembra impossibile attivarla.
Certo frazionare un turno continuato di 12 ore di fila è più scomodo.
Allora perché non lo si incentiva in modo che risulti attraente?
Non può essere che i cittadini debbano rimanere al servizio dell’organizzazione sanitaria, dovrebbe accadere il contrario.
Investono centinaia di milioni d’euro negli edifici ospedalieri e poi non riescono ad organizzare dei turni di guardia medica per tutti i giorni della settimana, peraltro previsti da accordi regionali.
Se gli accordi integrativi regionali, per far partire le AFT e le UCCP, faranno la fine di quello del 7 marzo 2022 sulle postazioni di guardia medica c’è da sperare ben poco.
Il comune di Mondolfo ospita una Casa della Comunità, una RSA, due Case di Riposo (la San Francesco di Marotta e la Nella Carradorini di Mondolfo) dovrebbe essere sede anche di una delle otto AFT previste, sempre che gli amministratori del comune abbiano, per dirla alla Montalbano, l’  “occhio vivo” e non se la facciano soffiare da qualcun altro.

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