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Raddoppio della linea ferroviaria Ancona-Orte: in discussione a Jesi un Ordine del giorno per lo sviluppo del territorio

Raddoppio della linea ferroviaria Ancona-Orte: in discussione a Jesi un Ordine del giorno per lo sviluppo del territorio

JESI – Sarà discusso, nel prossimo Consiglio comunale di Jesi, un ordine del giorno molto importante per il nostro territorio, riguardante i “Lavori di raddoppio linea ferroviaria Ancona – Orte”. Presentato dalla maggioranza a firma dei consiglieri Angeletti, Barchiesi, Caimmi e Garofoli del gruppo Jesinsieme, di Matteo Baleani del gruppo Jesiamo e dai consiglieri Catani e Pierantonelli del gruppo Patto x Jesi, questo ordine del giorno va al nocciolo di una questione importantissima per tutta l’economia del centro Italia, in particolare quella della Vallesina, tanto da suscitare già interesse da parte di diversi altri comuni.

Le Ferrovie dello Stato sono state per decenni un elemento fondamentale dello sviluppo delle Marche, dell’Umbria e delle regioni costiere adriatiche garantendo, con la mobilità, occupazione e sviluppo. Ma dalla fine degli anni 80, le continue modifiche organizzative e politiche, hanno portato ad un impoverimento delle FS nella nostra regione ed i principali investimenti sono stati riversati sull’Alta Velocità che, partendo da nord a sud, si fermavano a Bologna per poi dirigersi verso il Tirreno con previsioni future di collegamento Napoli – Bari, tagliando di fatto il nostro territorio. Il tutto mentre i lavori di raddoppio della Ancona – Orte procedono a rilento da decenni.

Progetti e piani di fattibilità ci sono da oltre 10 anni e mai come oggi diventano importanti per collegare porto, aeroporto e interporto, situazioni dove sono stati fatti o ci saranno notevoli investimenti (in previsione uno logistico di enorme portata all’interporto di Jesi), tali da poterli trasformare in seri attrattori di traffico merci e passeggeri.
Inoltre la stessa Comunità Europea sta puntando sul trasporto su rotaia, come la giunta Ceriscioli prima (tramite un protocollo d’intesa tra MIT, RFI, regione Umbria e Marche) e quella Acquaroli ora (con altro protocollo tra regione Marche, Abruzzo, Molise e Puglia).

Con questo ordine del giorno i proponenti vogliono far esprimere dal consiglio comunale di Jesi la soddisfazione per le iniziative intraprese negli ultimi anni al fine del potenziamento e sviluppo di questa linea. Ritengono assolutamente necessario e naturale procedere con i lavori considerandoli di importanza vitale per la regione Marche e il centro Italia tutto che ne risulterà meglio connesso e facilitato nei trasporti dall’est Europa fino alla penisola Iberica, facendo nascere un vero e proprio “corridoio” europeo.
Invitano la Regione Marche, ad adoperarsi affinché tale opera sia inserita negli impegni del nuovo Governo, sfruttando tutte le opportunità economiche e finanziarie esistenti, inclusa l’occasione irripetibile del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Inoltre invitano tutte le associazioni, partendo dall’ANCI, a sostenere questa scelta con una posizione unitaria.

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