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A Casale Rita assegnato il Premio In/Architettura 2020

A Casale Rita assegnato il Premio In/Architettura 2020

Importante riconoscimento ad Urbino per l’antico edificio colonico adibito a degustazioni della Cantina CasalFarneto, completamente reinterpretato in chiave moderna dall’architetto Nazzareno Petrini

URBINO – Un riconoscimento a un’opera architettonica frutto di una sintonia e condivisione di obiettivi, che lega committente progettista e impresa. E’ quello assegnato oggi a Urbino  da una giuria molto qualificata a Casale Rita –  una struttura adiacente alla Cantina CasalFarneto del produttore Paolo Togni –  nell’ambito del Premio In/Architettura 2020, con una cerimonia che si è svolta nella Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale.

L’iniziativa, promossa da Inarch Marche e Ance Marche,  si colloca nella lunga e prestigiosa tradizione dei premi IN/ARCH,  istituzione fondata da Bruno Zevi che, a partire dalla prima edizione del 1962, ha rivestito un ruolo di grande importanza nel dibattito architettonico nazionale ed è promossa.

Casale Rita è una struttura adibita alle degustazioni e alla  promozione del territorio attraverso le sue produzioni e porta la firma dell’architetto Nazzareno Petrini, come la stessa Cantina CasalFarneto, una “fattoria tecnologica” realizzata secondo tecniche innovative e interrata alla sommità di una collina per ridurre l’impatto ambientale, nell’area del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, nel comune di Serra de’ Conti.

Il casale è stato dedicato dal proprietario alla memoria della madre Rita e proviene dal recupero di una vecchia casa colonica. “Abbiamo lavorato sul recupero di Casale Rita – ha detto l’arch. Petrini – con la volontà di mantenere l’autenticità del nostro territorio, coniugandolo con la modernità.

Il progetto di recupero è molto ‘spinto’, mantiene la sagoma della vecchia casa colonica ma la veste di nuovo, la reinterpreta completamente adeguandola agli attuali parametri di sicurezza e sostenibilità attraverso le nuove tecniche.

Il suo valore storico, legato alla memoria, nel nostro lavoro viene mantenuto attraverso un processo  di astrazione, da cui scaturisce una struttura minimalista e innovativa, funzionale al nuovo utilizzo che il committente intende farne per  promuovere il territorio e i suoi prodotti”

Il progetto sposa in maniera fedele lo spirito del committente: La filosofia che anima la nostra azienda si fonda su due principi cardine, qualità e rispetto del territorio” spiega Paolo Togni, proprietario della cantina dal 2005. Siamo immersi nell’area di produzione del Verdicchio, uno dei vini più pregiati e apprezzati al mondo, in uno degli angoli più belli e suggestivi d’Italia dal punto di vista paesaggistico. Coniugare la nostra produzione con la salvaguardia di questo ambiente è un nostro preciso impegno, che si manifesta anche attraverso scelte architettoniche e ingegneristiche innovative e sfidanti. Il premio ci riempie di orgoglio e riconosce la capacità di progettisti e impresa di interpretare al meglio  il nostro obiettivo di valorizzazione e rispetto del territorio e della sua storia.”

Il premio vuole essere “un’occasione per effettuare una ricognizione delle “eccezioni”, delle architetture di qualità realizzate nelle Marche negli ultimi anni” e, a  conferma dello spirito di ricerca  dell’eccellenza espresso dalla collaborazione tra il produttore Paolo Togni e lo studio dell’Arch. Petrini, la presentazione nel 2012 del progetto della Cantina CasalFarneto alla Biennale di Venezia nell’ambito di un dibattito su “Come l’architettura da valore alla marca”

Casalfarneto, la terra e il gusto del tempo

La Cantina di CasalFarneto sorge nel cuore delle colline marchigiane, nella più antica zona vocata a Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, a 350 metri sul livello del mare, nel comune di Serra De Conti.

Tra le vallate e i caratteristici borghi medioevali, CasalFarneto domina un paesaggio ricco di fascino e suggestione, dove il tempo continua a scandire in modo del tutto naturale i ritmi della natura.

La tenuta fondata nel 1995, rilevata nel 2005 dal Gruppo Togni, oggi vive una nuova e stimolante fase del suo percorso. Dal 2017 la cantina ha deciso di continuare la sua crescita in maniera autonoma, separandosi dal gruppo di famiglia, forte del know how e dell’esperienza di oltre 40 anni dell’imprenditore Paolo Togni. Insieme alla sua famiglia ha saputo dare un’impronta giovane a questa realtà che rappresenta il meglio della qualità vitivinicola marchigiana, nel rispetto e valorizzazione del territorio. Casalfarneto è una “fattoria tecnologia” scavata nella collina per ridurre l’impatto ambientale, realizzata in materiali naturali come legno e pietra ed è dotata dei più moderni e innovativi accorgimenti per garantire la migliore qualità dei suoi vini.

Si estende per 60 ettari di terra di cui 32 riservati a vigneto. Tra i vitigni coltivati, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico domina senz’altro la produzione, imponendosi per fermezza e qualità; Montepulciano, Sangiovese, Cabernet e Merlot rappresentano invece tutta la pregevolezza dei 5 ettari coltivati a bacca rossa. Tra le etichette pluripremiate ci sono Crisio, Grancasale IKON e Cimaio. Quest’ultimo, ricavato da uve di vendemmia tardiva e ricoperte da muffa nobile, è il testimonial perfetto dell’approccio dell’azienda con il tempo: ogni sorso, ogni momento, vale un’ora, un giorno, un anno, un assaggio di infinito.

 

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