Piano delle antenne in ritardo a Mondolfo: i consiglieri del M5S chiedono al sindaco di spiegarne i motivi

MONDOLFO – I consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Giovanni Berluti e Silvana Emili hanno presentato al presidente del Consiglio comunale e al sindaco di Mondolfo una interrogazione volta a chiedere all’Amministrazione le motivazione del ritardo nella redazione del Piano Antenne.

Dopo aver premesso che “in data 30 marzo 2017 è stata approvata la Legge Regionale n.12 riguardante la “Disciplina regionale in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”;

In conformità alla Legge Regionale 12/2017, il 5 aprile 2017 il Consiglio Comunale di Mondolfo ha approvato il “Regolamento Comunale per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisi”;

Il Regolamento Comunale indicato e la Legge Regionale n.12/2017 si basano sulle seguenti norme nazionali: Legge n.36/2001, D.P.C.M. 8 luglio 2003, Decreto Legislativo n.259/2003, Decreto Legge n.179/2012 convertito dalla Legge n.221/2012, e sia il Regolamento Comunale che la Legge Regionale in base alle proprie competenze, analogamente alle norme nazionali indicate, contribuiscono a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici regolamentando l’attività di installazione, modifica, controllo e vigilanza sugli impianti radioelettrici.

Considerato che la Legge Regionale n.12/2017 dispone che i gestori ed i titolari degli impianti disciplinati dalla stessa (compresi quelli di telefonia mobile) qualora vogliano modificare o installare nuovi impianti, debbano trasmettere ai Comuni interessati, entro il 31 marzo di ogni anno, i propri piani di rete e di sviluppo (art.11, comma 1), tali piani possono prevedere anche nuove aree per la modifica degli impianti esistenti (art.11, comma 2), piani che sono comunque obbligatori per l’installazione di nuovi impianti (art.11, comma 4);

Come disposto dalla Legge Regionale n.12/2017, la predisposizione e l’invio al Comune dei piani di rete e di sviluppo è preliminare alla redazione del Piano Antenne, strumento con il quale il Comune, anche in forma associata, individua nel proprio territorio i siti più idonei per localizzare nuovi impianti e delocalizzare quelli esistenti (art.6, comma 2);

Il Piano Antenne va redatto con modalità che assicurino la partecipazione dell’ARPAM, dei gestori e dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ai sensi della normativa statale vigente (L.R. 12/2017, art.6, comma 2) con procedure che assicurino la trasparenza, l’informazione e la partecipazione a titolo consultivo della popolazione residente e di altri soggetti pubblici e privati interessati (art. 6, comma 3).

Sottolineato che la legge Regionale n.12/2017 stabilisce che i Comuni adottino la disciplina comunale e intercomunale di cui all’articolo 6, vale a dire l’approvazione del Regolamento Comunale e del Piano Antenne, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della stessa Legge Regionale (art.20, comma 1), che ha avuto luogo nell’aprile 2017;

La stessa Legge Regionale n.12/2017 stanzia dei contributi a fondo perduto per le spese sostenute dai Comuni che approvano quanto previsto all’art.6 della stessa legge, contributi che finanziano fino al 60% delle spese per la redazione dei Piani Antenne (art.7, comma 1);

Il Consiglio Comunale di Mondolfo, in data 25 settembre 2018, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai sottoscritti Consiglieri con cui l’Amministrazione si è assunta l’impegno di dare luogo, per quanto di propria competenza, alla redazione di un Piano Antenne anche per il territorio del nostro Comune

Tutto ciò premesso va rilevato che dopo l’entrata in vigore della Legge Regionale 12/2017 il sottoscritto Consigliere Berluti Giovanni ha effettuato più accessi agli atti per conoscere, con particolare riferimento ai gestori di telefonia mobile, se questi ultimi abbiano presentato al Comune di Mondolfo dei piani di rete e modifiche degli stessi e l’Amministrazione ha sempre risposto negativamente, vale a dire che da aprile 2018 in poi non sono state presentate le richieste indicate, da cui consegue che nel nostro Comune non sono mai stati modificati o installati nuovi impianti di telefonia mobile da aprile 2018.

Mentre l’Amministrazione mondolfese si è subito attivata per dare luogo al Regolamento Comunale richiesto dalla Legge Regionale n.12/2017, non ha ancora dato luogo alla redazione del Piano Antenne per il nostro territorio comunale sempre richiesto dalla Legge Regionale n.12/2017 risultando così inadempiente, da oltre 18 mesi, rispetto alla stessa Legge Regionale 12/2017 (art.20, comma 1).

Tenuto conto che sul territorio nazionale è già iniziata l’installazione degli impianti per la diffusione del 5G, il cui debutto generalizzato a livello commerciale si intensificherà dal 2020, e pertanto entro breve avrà luogo anche a Mondolfo la sostituzione delle antenne utilizzate per il 4G con quelle utilizzate per il 5G;

Va evidenziato inoltre che per il funzionamento ottimale del 5G sarà necessaria una diffusione di antenne ancora maggiore di quelle utilizzate per il segnale 4G, e di conseguenza sarà sempre più fondamentale un Piano Antenne che definisca i luoghi in cui andranno installati impianti ed antenne per il 5G e nel contempo tuteli la salute dei cittadini

Dopo aver premesso questo i consiglieri comunali Giovanni Berluti e Silvana Emili interrogano sindaco e Giunta comunale “affinché spieghino il motivo del ritardo nella redazione del Piano Antenne rispetto alla normativa regionale competente, nonostante la presenza di contributi regionali e nonostante si siano assunti l’impegno di realizzarlo già a settembre 2018. Affinché spieghino a che punto siano le attività di progettazione e di studio del Piano Antenne per il nostro territorio comunale. Affinché spieghino entro che data intendano approvare definitivamente il Piano Antenne per il Comune di Mondolfo individuando i luoghi più adatti ad accogliere gli impianti e alla delocalizzazione di quelli esistenti, tutelando in modo adeguato la salute dei cittadini del nostro territorio e rispettando quanto prescritto dalla normativa regionale in materia”.

 

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