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Roberto Ripesi porta in scena nella sua Ostra l’opera lirica “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti

Roberto Ripesi porta in scena nella sua Ostra l’opera lirica “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti

di PAOLO MONTANARI

OSTRA – Si svolgerà il 20 luglio in Piazza dei Martiri, alle 21,30, a Ostra, la rappresentazione dell’opera lirica di Gaetano Donizetti, L’elisir d’amore.

Ostra, città della musica, ogni anno nel periodo estivo, presenta nella suggestiva piazza un repertorio lirico ragguardevole. Quest’anno il regista e cantante, Roberto Ripesi porta in scena L’elisir d’amore, un suo vero e proprio cavallo di battaglia, avendo interpretato il ruolo di Dulcamara, in qualità di basso comico, per ben 196 volte.

Il cast vocale comprende nel ruolo di Adina, il soprano Ximena Agurto, nel ruolo di Nemorino, il tenore Carlo Giacchetta, nel ruolo di Belcore il baritono Daniele Girometti, nel ruolo di Dulcamara, il basso Roberto Ripesi e nel ruolo di Giannetta, il soprano Serena Api. L’opera sarà diretta dal maestro Massimo Sabbatini e la regia di Roberto Ripesi. Il coro sarà quello di Città Futura di Vallefoglia diretto da Stefano Bartolucci e l’orchestra I Cameristi del Montefeltro. Il team Laboratorio a scena aperta. Maestri collaboratori, Elisa Serafini e Claudio Marchetti.

L’Elisir d’amore è un’opera lirica di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani. Si compone di due atti, il primo composto da dieci  scene e il secondo da nove. L’Elisir d’amore andò in scena per la prima volta il 12 maggio 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. Romani derivò il libretto dal testo Le Philtre (Il filtro), scritto l’anno prima da Eugene Scribe per il compositore Daniel Auber. Donizetti ebbe a disposizione solo 14 giorni per consegnare il lavoro, sette dei quali servirono a Romani per adattare il testo di Scribe.

Nonostante la costante pressione, Donizetti realizzò uno degli esempi più alti dell’opera comica ottocentesca. Definita in partitura “melodramma giocoso”, in essa trova spazio anche l’elemento patetico, che raggiunge il punto più alto nell’aria Una furtiva lagrima. L’Elisir d’amore, fin dal suo apparire ebbe un grande successo, con 32 repliche consecutive. L’opera donizettiana è pervasa da una melodia che si coniuga con la vena buffa dell’opera stessa.

 

 

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