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Il Centro culturale Miguel Manara ha presentato ad Ancona il libro “Andrea Aziani febbre di vita”

Il Centro culturale Miguel Manara ha presentato ad Ancona il libro “Andrea Aziani febbre di vita”

di MASSIMO CORTESE

ANCONA – Presso la Sala del Consiglio comunale di Ancona, il Centro Culturale Miguel Manara ha presentato il libro “Andrea Aziani febbre di vita”. Relatori: l’amico Gian Corrado Peluso ed il preside di Senigallia Simone Ceresoni.

Hanno portato i propri saluti Mons. Angelo Spina, Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo, ed il dottor Simone Pizzi, Presidente del Consiglio Comunale di Ancona. In particolare, mons. Spina si è soffermato sul cambiamento della persona, che ha inizio con un incontro che irrompe come una novità per la propria vita.

Pizzi ha evidenziato che Andrea Aziani è stato un laico impegnato, attento al perseguimento del bene comune e, allo stesso tempo, testimone del suo tempo e della fede in Cristo.

Il professor Simone Ceresoni ha messo in evidenza l’instancabile attività di persona grata per l’incontro fatto, segno di quella tensione alla totalità che lo porterà a entrare nei Memores Domini. Andrea ha vissuto ad un ritmo impossibile da immaginare, nella sequela intelligente e creativa a Cristo. Colpiva la sua chiarezza di giudizio che lo rendeva un punto di riferimento. Aziani è stato un uomo profondamente innamorato di Cristo al quale aveva consegnato ogni istante della propria vita. La sua libertà lo portava ad incontrare tutti e servire tutti, a farsi piccolo e stare nell’ombra, e nello stesso a trasmettere a chiunque la felicità incontrata.

Ceresoni ha chiarito come nelle tre località fondamentali della sua vita – Siena, dove venne chiamato ad occuparsi della realtà universitaria, Firenze e la missione in Perù, a seguito della richiesta del vescovo di Lima di dar vita alla creazione di una università cattolica – Andrea si sia sempre speso in azioni positive e coinvolgenti. Era talmente preso da quanto diceva e faceva che una volta venne trovato addormentato sul pavimento, mentre stava pulendo la propria abitazione. Ceresoni è rimasto colpito dalla smisurata passione per tutto quello che faceva, la generosità, la spiritualità, la capacità di dialogo e d’insegnamento. Aziani è stato un grande educatore per i giovani ed una sfida per tutti i docenti sulle grandi tematiche culturali ed ecclesiastiche. Ogni volta che si trovava ad operare in una realtà nuova, era come se volesse alzare l’asticella sempre più in alto.

L’amico Gian Corrado Peluso ha posto in rilievo la Carità con cui Aziani ha sempre operato, propria delle persone che riescono a lasciare un mondo migliore di quello che hanno incontrato. Carità che è testimoniata dall’ampia partecipazione al suo funerale da parte di persone semplici ed umili, dimostrazione tangibile dell’attenzione ai bisogni degli altri. La stupefacente integrità della personalità di Andrea ha suscitato in chi lo ha conosciuto un senso di gratitudine; tanti bambini, giovani e famiglie, specie negli anni vissuti in Perù, hanno sperimentato la sua paternità.

Per il preside Ceresoni, in un momento storico come quello nel quale stiamo vivendo, la Scuola ha bisogno di Buoni Maestri, di persone insomma che rispondano ai bisogni educativi dei ragazzi e siano per loro un punto di riferimento.

A conclusione del significativo incontro, rivelatore di una personalità che è sempre rimasta impressa in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla, va segnalato l’invito di Gian Corrado Peluso all’acquisto del libro, i cui proventi contribuiranno alla traduzione del testo in lingua spagnola ed alla conseguente distribuzione, nell’ambito della causa di beatificazione di Andrea Aziani, morto all’improvviso in Perù nel 2008 a soli cinquantacinque anni, durante una riunione dei responsabili del movimento di Comunione e liberazione.

Che la presentazione di questo libro fosse eccezionale, si era intuito fin dall’inizio: intendo riferirmi alla scelta dagli organizzatori della canzone introduttiva, vale a dire “Mi sei scoppiato dentro il cuore”, rivelatrice di uno stato di grazia che rappresenta il punto di partenza di ogni cambiamento profondo.

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