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Polpette avvelenate nel parco del campo di aviazione di Fano: in azione per la bonifica l’Unità cinofila dei Carabinieri Forestali

Polpette avvelenate nel parco del campo di aviazione di Fano: in azione per la bonifica l’Unità cinofila dei Carabinieri Forestali

FANO –  L’Unità Cinofila Antiveleno dei Carabinieri Forestali è intervenuta nel parco del Campo di Aviazione di Fano per la bonifica dell’area da eventuali bocconi avvelenati.

L’intervento è stato richiesto dal Gruppo Carabinieri Forestale di Pesaro-Urbino, a sua volta interpellato dall’Ufficio Ecologia Urbana del Comune di Fano in seguito al ritrovamento di un’esca avvelenata con metaldeide.

Gli animali, sotto gli occhi vigili del conduttore e dei  militari del Nucleo Investigativo di Polizia Forestale e Ambientale di Pesaro-Urbino hanno attentamente ispezionato l’area verde compresa tra Via del Fiume e Via della Colonna nonché il boschetto piantato nell’ambito dell’iniziativa “Un Bosco per la Città”. Nel corso dei controlli non sono state ritrovate altre esche avvelenate.

Il Gruppo Carabinieri Forestali di Pesaro-Urbino ha anche avviato le indagini del caso, finalizzate ad individuare i responsabili del rilascio di esche avvelenate che, si ricorda, costituisce un reato  ai sensi degli art. 544-bis e 544-ter del Codice Penale; rappresenta inoltre una pericolosa violazione alle norme sulla tutela della salute pubblica nonché una pericolosa fonte di inquinamento di acqua e suolo.

Il ritrovamento di esche o animali avvelenati prevede l’attivazione di un preciso protocollo messo a punto dalla Prefettura di Pesaro e Urbino ai sensi dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 10/02/2012, prorogata con O.M. 25/06/2018, recante “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche o bocconi avvelenati” con l’obbligo di tempestivo avviso al Servizio Veterinario dell’ASUR e al Sindaco, i quali debbono provvedere rispettivamente alla tipizzazione e analisi del campione tramite l’Istituto Zooprofilattico, e alla tabellazione e bonifica dell’area.

L’Unità Cinofila Antiveleno (UCA) dei Carabinieri Forestale  è stata istituita presso il Reparto Carabinieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini grazie al progetto LIFE “PLUTO” e consta di un conduttore e due cani femmina, VIDA e MALTA, appositamente addestrati in Spagna. L’UCA è in grado di individuare e rimuovere bocconi e carcasse avvelenati con qualsiasi sostanza tossica, potendo così salvare molti animali domestici e selvatici da morte sicura.

 

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