CULTURAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Il Musinf, tanto caro al professor Bugatti, resta ancora chiuso con tutto il suo ricco patrimonio culturale

Il Musinf, tanto caro al professor Bugatti, resta ancora chiuso con tutto il suo ricco patrimonio culturale

SENIGALLIA – Riceviamo (da personaggio attendibile ed affidabile) e pubblichiamo: “3 Maggio, a Senigallia, anche io “Il Monco” voglio ricordare che sono passati due mesi dalla morte del professor Carlo Emanuele Bugatti (nella foto, a destra). Non voglio essere pessimista (anche se ne avrei ben donde, per come sono conciato), ma quanto lasciato in eredità materiale e culturale dal Prof sembra che stia svanendo nel nulla.

“La noncuranza (eufemismo) della città ed il silenzio che sta avvolgendo la sua persona ed il suo Museo sono un incredibile schiaffo alla Cultura ed a quanti hanno collaborato a tante sue iniziative che hanno valorizzato  la stessa Senigallia di fronte al mondo. Il primo cittadino e tutti i suoi concittadini, voglio pensare, che, sono ancora attoniti e basiti per la prematura dipartita del Prof e che, quindi, stanno solo attendendo di riprendere le forze per lavorare in continuità all’eredità ricevuta e far si che non si perda il patrimonio culturale che identifica addirittura Senigallia come Città della Fotografia (legge regionale).

“Il Sindaco che per tutte le sue incombenze, ha la sua rappresentanza ufficiale nel Palazzo a cui sono addossato, spero stia già pensando di aprire un suo ufficio di relazioni culturali (fotografia, arti visive, teatro ecc.) con il pubblico, magari ricevendo le persone e gli artisti, ogni giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, al primo piano del Museo della Città che è lo scrigno o, meglio, il forziere dove si conservano i beni raccolti dal Professor Carlo Emanuele Bugatti, per arricchire di qualità la città di Senigallia.

“Un vero fiore all’occhiello per un primo cittadino, peccato però che ho saputo che queste ultime settimane il Museo, invece che valorizzato,  è semichiuso, non funziona il telefono ed il collegamento internet (è stato isolato) e gli impiegati sono utilizzati altrove. Che peccato non lo voglio credere, forse lo stesso Sindaco non lo sa, se mi passa davanti oggi voglio ricordarglielo io. Ma devo ricordare io una cosa simile al primo cittadino?  Io poi, storpio e senza parola, ma che mi impiccio a fare?

“Sono certo che prestissimo i cittadini che amano la propria città faranno in modo che quello che sta succedendo non sia solo il frutto di qualche errata manovra di qualcuno che non ama l’arte e la Cultura, così come le concepiva il Prof, e invece opera per coltivare pubblicamente solo la propria convinzione di arte e di Cultura. Cosa veramente meschina, ma sicuramente figlia di questa epoca in cui valori ed opere non sono più reali, ma virtuali. Artisti calma e riflessione, pseudo artisti alla riscossa”. (Il Monco)

 

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