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Per l’Ospedale di Pergola prende campo la richiesta di area disagiata

Per l’Ospedale di Pergola prende campo la richiesta di area disagiata

Stefano Cuccaroni: “L’Amministrazione comunale abbandona il Patto di Piagge e avanza una nuova richiesta alla Regione. Ora chiediamo il Consiglio comunale per unire tutta la cittadina”

di STEFANO CUCCARONI*

PERGOLA – Apprendiamo dalle pagine facebook di Antonio Baldelli che il fratello sindaco Francesco Baldelli, insieme agli altri sindaci delle città sedi di ospedali e di ex ospedali, ha incontrato il presidente della Regione Marche prof. Luca Ceriscioli.

Le richieste avanzate da Baldelli a Ceriscioli rispecchiano in maniera totale quello che chiediamo dal 2014 per l’ospedale di Pergola, ossia il riconoscimento di “Presidio ospedaliero di Area Disagiata”.

Prendiamo atto che dopo essere stato per 4 anni promotore del modello sanitario opposto a quello che riconosce Pergola come Area Disagiata, il cosiddetto policentrico spinto (incompatibile con la richiesta di area disagiata e con le linee guida del DM70) ora Baldelli sposa completamente la linea di Pergola Unita, evidentemente l’unica sostenibile come diciamo da tempo.

Una giravolta che non può che farci piacere anche se arrivata con 4 anni di ritardo e dopo aver speculato politicamente e aggiungiamo vergognosamente, sull’impegno dei cittadini e della sua minoranza, che con senso di responsabilità si sono sostituiti a lui in tutto questi anni con vero coraggio e impegno disinteressato nel percorrere l’unica via possibile.

Il nostro unico obiettivo è proprio uno: una Pergola Unita, come indicato dal nostro stesso nome.

Per questo non abbiamo perso nemmeno un minuto e abbiamo depositato immediatamente (questa mattina) la richiesta di convocazione del Consiglio comunale per unirlo su questa linea politica.

Da parte nostra porteremo in consiglio comunale:

– le 500 firme dei cittadini raccolte da Pergola Unita per richiedere alla Regione Marche il “riconoscimento di presidio di area disagiata per l’ospedale di Pergola”,
– la famosa cartina “senza Pergola ci sarebbe un bel buco”,
– le lettere indirizzate in questi anni agli organi regionali con la richiesta di riconoscimento di area disagiata,
– l’impegno firmato dai candidati alle regionali 2015 a riconoscere questa particolarità di Pergola siglato proprio mentre Antonio Baldelli chiedeva la cancellazione del piano sanitario che evidenzia per Pergola, prima volta nella storia, proprio la sua particolarità territoriale.

Ancora una volta chiediamo che l’ospedale di Pergola venga riconosciuto come “presidio di area disagiata” in continuità alle delibere regionali tra cui L .735 del 2013, che ne hanno evitato la nostra conversione.

All’amministrazione diciamo che non è più possibile perdere tempo.
Dopo aver rifiutato già per ben due volte il nostro tentativo di unificare gli sforzi con la commissione consiliare sanità, sarà forse questa la volta buona di riuscire a unire la cittadina?
Noi ci proviamo.

*Consigliere comunale di Pergola Unita

 

 

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