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L’artista urbinate Fulvio Paci espone a Senigallia allo SpazioArte della Fondazione Arca

L’artista urbinate Fulvio Paci espone a Senigallia allo SpazioArte della Fondazione Arca

L’artista urbinate Fulvio Paci espone a Senigallia allo SpazioArte della Fondazione Arcadi ANDREA CARNEVALI

SENIGALLIA – Da qualche giorno il pittore Fulvio Paci è entrato nel novero degli artisti  della Fondazione A.R.C.A.. Il pittore urbinate ha deciso di impegnarsi nella  valorizzazione  l’attività svolta in dall’onlus di Senigallia. Paci  è un artista affermato nelle Marche ed è conosciuto, anche, in diversi mercati d’arte in Italia. Grazie alla sua presenza lo SpazioArte può creare nuovi rapporti con appassionati d’arte ed estimatori interessati alla riproduzione di Urbino o ai paesaggi naturali. Ci siamo dati appuntamento davanti alla vetrina per parlare di una mostra che vorremmo organizzare insieme. L’artista ha consegnato alla presidente della fondazione Francesca Pongetti due marine perché i suoi dipinti sono stati richiesti da alcune persone che hanno sfogliato il suo catalogo in “galleria”.

Scambiamo qualche parola, mentre Francesca apre la porta:

Entriamo

“Eccomi”

Sono  esposte bene le tue opere..

“Credo di sì!! Lo spazio è piccolo però i dipinti si vedono anche dall’esterno; ossia i passanti si fermano davanti alla vetrina”.

(Francesca Pongetti incomincia a spostare alcuni quadri appoggiati sopra la scrivania nel suo ufficio, dietro la stanza in cui sono esposte le opere di Paci. Entra all’interno dello SpazioArte una turista perché è incuriosita da alcune fotografie di Renzo Tortelli; la donna fa qualche domanda a Francesca….Fulvio ed io decidiamo di uscire dalla stanza e di continuare la nostra chiacchierata in un caffè del centro storico).   

Allora Fulvio!

“Sono sempre impegnato…”.

  Sei venuto da Urbino per consegnare i tuoi lavori…

…Sì

Entro subito nel vivo del discorso.  Essere un pittore oggi…

“ Sembrerebbe facile ma non sempre lo è, perché molti che, non hanno frequentato una Scuola o Accademia d’Arte, si ritengono, oggi, degli artisti danneggiando quelli che veramente hanno fatto un percorso artistico professionalmente ben definito”.

Che cosa vuoi dire?

“..Bisogna saper creare e interpretare la realtà, saper suscitare emozioni nel fruitore dell’arte e aver buone basi tecniche”.

Perché hai scelto Senigallia?

“Era da tempo che avevo intenzione di esporre a Senigallia perché la ritengo una città culturalmente importante. Infatti con il prof. Gastone Mosci avevamo progettato di contattare l’Assessore alla Cultura ma poi, per varie ragioni, abbiamo rimandato. Ora, per mezzo del tuo contributo, ho contattato la signora Francesca Pongetti della Fondazione A.R.C.A. e ci siamo messi d’accordo per fare una mostra nei mesi di giugno-luglio alla Galleria Spazio Arte”.

Intanto di ringrazio subito…mi fa piacere che si sia stabilito un legame!!

“A te!”

Speriamo che possa continuare fino a agosto…Senigallia è piena di turisti e ci sono tante persone che visitano il centro storico oppure si fermano a parlare in qualche locale. Così le tue opere  possono essere viste da molte persone!!! 

 “…Certo”.

Hai cominciato a collaborare con la Fondazione A.R.C.A.!

“Appunto con questa mostra alla Galleria Spazio Arte praticamente è iniziata questa forma di collaborazione con la Fondazione A.R.C.A. perché l’arte è un importante veicolo di integrazione sociale e culturale per i ragazzi bisognosi di sostentamento ed aiuta ad avere maggior autostima”.

Sei interessato agli altri?

“Come ex insegnante, nel periodo scolastico, ero più interessato agli altri come alunni della mia scuola cercando di capirli  nel loro modo di pensare e di agire anche fuori dall’ambiente scolastico e nei rapporti  con il mondo che li circonda. Ora, dopo venti anni e più di pensionamento, sono un po’ fuori da questi problemi però, nel mio carattere, c’è sempre stato una certa sensibilità e mi piace relazionarmi e interessarmi del prossimo”.

Esporrai allo Spazio Arte?

“Sì nei mesi di giugno e luglio esporrò 12 incisioni che vanno dal 1973 al 2001 e 7 pitture in acrilico e tecnica mista nei periodi dal 1999 al 2016”.

 La tua poetica nasce dal ricordo?

È tutta basata sui ricordi e sul vissuto, infatti le incisioni e le pitture su Urbino, “il Sole e gli Amanti” e “gli Amanti e il Cavallo a Urbino” evocano ricordi e fatti  poi, naturalmente, l’immaginazione e il simbolismo completano l’opera”.

Su che cosa stai lavorando?

“Ora sono in un momento di cambiamento che, dura da circa due anni, sia riguardo allo stile che alla tematica. Dal figurativo, pian piano, sono passato ad un espressionismo astratto e a delle tematiche  più profonde e intime. La tecnica con l’acrilico è sempre più materica e con l’aggiunta di materiali diversi”.

Credo che sia interessante esporre opere che raccontino Senigallia e Urbino, come città ducali!

“Certamente è molto interessante raccontare i Ducati di Urbino e Senigallia. In molte mie opere ho raccontato Urbino come sfondo nei miei lavori sia incisi che pittorici c’è stato un periodo, specialmente quando sono tornato ad abitare a Urbino, che ho sentito in modo particolare questa attrazione verso la mia città, inserendo particolari di Urbino in molte mie espressioni artistiche. Di Senigallia che è pure una città rinascimentale ammiro molto  l’architettura…

In che senso

“Le  sue visioni artistiche che in un certo senso sono distanti o lontane tra loro  per es. il Palazzo del duca e il Foro annonario, ma riescono ad essere vicine ed a integrarsi con la città”.

 

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