IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

“Più fondi alla sanità pubblica per essere più europei, ma Senigallia è sempre più penalizzata”

“Più fondi alla sanità pubblica per essere più europei, ma Senigallia è sempre più penalizzata”

Il Comitato cittadino per la difesa dell’Ospedale prende posizione dopo l’ultimo intervento pubblico del sindaco

“Più fondi alla sanità pubblica per essere più europei, ma Senigallia è sempre più penalizzata”SENIGALLIA – Nuova presa di posizione del Comitato cittadino per la difesa dell’Ospedale di Senigallia sui temi della sanità, locale e regionale: “L’incontro svoltosi a Senigallia, organizzato dall’Anaao, sindacato medici che ci ha visto partecipare come cittadini, è stato aperto dai saluti del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi che, rivolgendosi ai candidati, ha chiesto che “gli impegni che ci si prende nei confronti del territorio siano tradotti in misure concrete”.

“Le misure concrete prese purtroppo fino ad ora, e che ci aspettiamo anche di peggio per quello che stiamo vedendo sia dagli atti ufficiali che dai silenzi assordanti dei nostri politici in quanto affaccendati nella questione per loro molto più importante delle “Elezioni del 4 marzo”,  sono di fare di Senigallia un Ospedale di Serie “B” dell’Area Vasta 2.

“Diciamo questo perché l’Ospedale di Senigallia si sta avviando a quel ruolo che la regione Marche gli ha assegnato da tempo con la Giunta Spacca e proseguito con la Giunta Ceriscioli-Volpini, ovvero ” ospedale ad indirizzo riabilitativo “. Non più Ospedale di primo livello come è sempre stato ma Ospedale di base.

“Sulla base di questa impostazione prettamente politica e non sanitaria in quanto nesuno dei menzionati ha tenuto conto dei dati ufficiali richiesti dalla legge, e cioè il numero di abitanti e il numero di prestazioni sanitarie effettuate, che se considerate non avrebbero permesso la chiusura dell’Utic come invece è, la prossima unità operativa che verrà smantellata sarà la Rianimazione .

“Questa infatti non è prevista per la assistenza  di tipo riabilitativo. Non serve. Come non serviva l’Utic di Senigallia, che pur tra la quarta e la quinta Cardiologia di Terapia Intensiva della Regione, è stata sacrificata per Jesi e Fabriano.

“Il cittadino senigalliese sarà fortemente penalizzato da questa scelta perché pur ammalandosi di patologie acute, (Infarto, Ictus. Scomparso cardiaco, Embolia polmonare ecc ecc) avrà a sua disposizione solo un ospedale riabilitativo senza una rete dei trasporti predisposta e  degna di questo nome che lo accompagni nelle strutture per lui necessarie!!!!

“Se l’ospedale per acuti (Jesi) riceve un finanziamento pari a 100 all’ospedale riabilitativo arriva un finanziamento pari 20 (soldi pubblici) da parte della Regione Marche… Quindi avremo meno personale.. Meno tecnologia.. E meno tutto.. Il cittadino senigalliese che possiamo definirlo marchigiano di serie B dovrebbe pagare meno tasse rispetto ad un marchigiano di serie A?!? o No…?!?!

“A questo punto una proposta politica va fatta. I cittadini devono decidere anche in previsione del 4 marzo”.

 

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