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A Senigallia solo statue di colore nel presepe cittadino

A Senigallia solo statue di colore nel presepe cittadino

Stravolta la tradizione: nella teca di piazza Roma, davanti al Palazzo municipale, è già presente anche il bambinello (tra le braccia della mamma)

SENIGALLIA – Ormai, nella Senigallia multietnica, può accadere di tutto. Anche che vengano stravolte tradizioni millenarie.

E’ tempo di Natale, quindi tempo di presepe. Quest’anno quello cittadino, quello che da anni viene posizionato in una teca, in piazza Roma, davanti al Palazzo municipale, è composto da personaggi di colore. Tutti, compreso il bambinello. E per il suo inserimento nella teca non si dovrà neppure attendere – come è sempre stato fatto, nel rispetto della tradizione – la notte di Natale. Il bambinello è già presente, tra le braccia della mamma. Un inedito (o uno stravolgimento di millenarie tradizioni?) che farà sicuramente discutere.

Le statue sono state realizzate da una corsista del corso di ceramica del Comune. Ed ovviamente l’installazione è stata resa possibile con il via libera dell’Amministrazione comunale di Senigallia che fa sapere “che l’opera esposta nella teca piramidale ai piedi del grande albero natalizio in piazza Roma è la “Sacra Famiglia” dell’artista Romina Fiorani”.

“I personaggi, realizzati – si legge sempre nella nota diffusa dall’Amministrazione comunale – in terra refrattaria bianca e cotta con il gran fuoco, hanno il volto nero come i tanti uomini, donne e bambini che sono entrati a far parte della comunità. L’artista ha così inteso ricordare che tutti gli esseri umani sono uguali davanti a Dio”.

“La Fiorani – aggiunge l’Amministrazione comunale – si è diplomata all’Accademia Di Belle Arti di Urbino e ha lavorato come scenografa e allestitrice in vari studi fotografici e teatri. È approdata alla ceramica perché spinta dalla volontà di misurarsi con ogni forma espressiva e con tecniche all’avanguardia. La Fiorani frequenta da tempo anche l’Atelier della Ceramica di Senigallia.

“E sempre all’interno dell’Atelier della Ceramica – fa sempre sapere l’Amministrazione comunale – nasce anche il presepe di Monica Mezzanotte collocato nei giardini dell’ospedale di Senigallia. L’opera, realizzata in creta bianca e leggermente ambrata, sorprende per la sua modernità, ma è proprio questo linguaggio che vuole ricordare la grande attualità del messaggio cristiano. La Mezzanotte, nata in Argentina, è di origine italiana e ha studiato scultura. Tornata in Italia, ha iniziato a frequentare l’Atelier e persegue la sua ricerca plastica realizzando opere originali e personalissime”.

A ciascuno le sue teorie, le sue ragioni e le sue considerazioni. Ci mancherebbe altro. Resta però il fatto della nostra cultura e delle nostre tradizioni gettate, all’improvviso, in un cestino. Come carta straccia. E, forse, questo, è un po’ troppo anche in una città multietnica come Senigallia.

A questo punto sarebbe importante conoscere il pensiero di Francesco Manenti che, oltre ad essere il vescovo della comunità religiosa di Senigallia, è anche persona equilibrata.

 

 

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