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Il Comune di Corinaldo nella bufera: i consiglieri di opposizione pronti a dimettersi in blocco

Il Comune di Corinaldo nella bufera: i consiglieri di opposizione pronti a dimettersi in blocco

Luciano Galeotti: “Il sindaco Principi continua a nominare i rappresentanti negli Enti senza coinvolgere il Consiglio comunale”

Il Comune di Corinaldo nella bufera: i consiglieri di opposizione pronti a dimettersi in bloccoCORINALDO – “Incredibile, non riesco ancora a capacitarmi di quanto accaduto. Il nostro gruppo – afferma Luciano Galeotti, leader dell’opposizione in Consiglio comunale – ha appreso solamente ora, tramite una telefonata di un amico, della nomina del presidente Asa”.

“Replichiamo con forza –  aggiunge Luciano Galeotti (nella foto, a destra) – e siamo pronti a dimetterci in blocco da questo Consiglio che non ci rappresenta, che non rappresenta i nostri concittadini, che decide passando sopra il buon senso comune e soprattutto sopra la normativa. Il d.lgs n. 267, meglio noto come TUEL all’articolo 42 comma due lettera m (articolo che prevede le attribuzioni, le funzioni dei consigli comunali) dice chiaramente “il consiglio ha competenza alla definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge”.

“Inoltre è stato lo stesso Consiglio comunale precedente e presieduto sempre da Principi che con delibera n. 23 del 28 maggio 2012 definiva gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni. In quella seduta – afferma sempre Luciano Galeotti – il sindaco Principi in apertura dichiarava “…che ai sensi dell’art.42 2° comma, compete al Consiglio la designazione dei rappresentanti ecc. ecc. (come detta il TUEL) …a tal fine reputa rispondente a criteri di trasparenza, ragionevolezza e meritocrazia la proposizione al pronunciamento del Consiglio comunale, deputati a presidiare le investiture sindacali di rappresentanza dell’Ente nell’esclusivo e superiore interesse del medesimo….”.

“Rimarco – afferma sempre Luciano Galeotti – richiamando la legge 142 del 1990 la quale si esprime parlando di rappresentanti del Consiglio, non di rappresentanti del Comune, con ciò rimarcando che è il Consiglio l’organo collegiale che elegge i rappresentanti della popolazione presso gli Enti, le Aziende ed i Consorzi a partecipazione comunale, questo proprio per perseguire un fine più generale, che prescinde da considerazioni politiche e mira a garantire il perseguimento degli interessi della collettività. Questo scavalcare, non prendere minimamente in considerazione il nostro parere. Ma, a questo punto, penso anche ai colleghi consiglieri di maggioranza, anche loro trascurati, lasciati da parte. Questo sistema è totalmente dispotico, antidemocratico ed illegale e, purtroppo, non costituisce un precedente per questa amministrazione.

“Pochi giorni dopo la consultazione elettorale il sindaco Principi – aggiunge il capogruppo di opposizione in Consiglio comunale, Luciano Galeotti – provvedeva con decreto a nominare, a totale insaputa del Consiglio comunale e senza alcuna pubblicità di prassi, il rappresentante presso il Consorzio Suasa. In quella occasione, verbalmente, dissi che aveva commesso una irregolarità, prima che una scorrettezza, nominando un rappresentante del Comune presso il Consorzio Suasa senza averlo palesato al Consiglio comunale e senza aver avuto da questi un parere.

“In quell’occasione ho creduto, ingenuamente, che l’atto fosse stato realizzato con superficialità: oggi, a distanza di qualche mese, e dopo aver constatato la metodologia che usa questa amministrazione (visto che siamo in ballo desidero far notare la presenza nel nuovo organico ASA, con la carica di segretario dell’organo di controllo, di Barbara Rotatori, moglie di Cesare Morganti) non mi sorprendo di nulla e constato, con tristezza, la nefandezza di questa politica provinciale, basata su di un sistema arcaico.

“Per questi motivi – ripete, con decisione, Luciano Galeotti – e per salvaguardare la nostra dignità, in primo luogo il nostro gruppo consiliare è pronto a dimettersi in blocco, anche e soprattutto per non avallare questo sistema che non ci rappresenta”.

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