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A Fano nasce #Equi-libri, un punto di incontro e di conversazione

A Fano nasce #Equi-libri, un punto di incontro e di conversazione

Il progetto è volto a favorire l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili

A Fano nasce #Equi-libri, un punto di incontro e di conversazione

di LUCIANO BENINI*

FANO – In un locale di circa 50mq, messo a disposizione dal nostro dal Vescovo Armando Trasarti, nel centro storico di Fano, nasce un  Punto Biblioteca, lettura e servizi con  l’inserimento di piccole attività commerciali quali la vendita (e il prestito/nolo) di libri usati, oggetti vari, piccolo cartoleria, nonché alcuni servizi quali fotocopie, o il fermo posta (e spedizione) di pacchi e messaggeria varia.

Ma oltre a questo #Equi-libri vuole essere un punto di incontro e di conversazione in cui,  chi vorrà conoscere meglio la nostra esperienza, avrà un ambiente relax (in un   cortile interno) in  cui fermarsi un momento  a scambiare qualche chiacchiera  con i ragazzi e gli operatori. Gli verrà offerto un caffè e un dolce preparato da loro stessi e dalle loro famiglie.  Potranno altresì essere organizzati laboratori,  presentazione di libri e piccoli eventi, che, in ogni caso, dovranno avere i ragazzi tra i protagonisti.

Al  punto lettura e all’intero  progetto è stato dato il nome di #Equi-libri,  e  il logo è scaturito da  un  concorso  di idee a cui  hanno  attivamente  partecipato i ragazzi del Polo  scolastico a cui appartiene il Liceo Artistico della città.

#Equi-libri richiama l’equità, che è alla base di ogni dignità e giustizia sostanziale, e i libri, che abbiamo voluto mettere al centro della nostra attività: i due concetti si fondono nell’armonia, nell’equilibrio e nelle  pari  opportunità che vogliamo perseguire  nel  modello di società  in cui crediamo e per cui ci stiamo spendendo e che vorremmo avere  per nostri ragazzi.

Parlando di obiettivi, quello principale è certamente quello di offrire una opportunità di lavoro e di occupazione ad alcuni dei nostri ragazzi individuati tra quelli meno gravi, coinvolgendo comunque, in vario modo e misura, anche quelli con maggiori difficoltà.

Un secondo obiettivo, non meno importante del primo, è quello di favorire la nascita di una rete amicale, sociale e terapeutica, volta a creare un ambiente non ghettizzato, che vada al di là delle famiglie e dell’Associazione, ma,  potenzialmente frequentato ed “agito” dall’intera città, per mettere a leva nella loro massima espressione, ragazzi, famiglie, comunità civile, privato sociale e enti pubblici.

Il progetto verrà seguito dall’equipe di psicoterapeuti coordinati dalla Dottoressa Vera Stoppioni, Direttore del “Centro Marche per l’autismo”, universalmente riconosciuto come istituto di eccellenza sull’autismo a livello internazionale, che ha già in cura individualmente i ragazzi e che monitorerà e supervisionerà il progetto, indirizzandolo ai più opportuni fini e contenuti terapeutici.

I destinatari diretti del progetto sono i 15 ragazzi disabili seguiti dalla nostra Associazione, di cui 3 verranno inclusi con un preciso incarico lavorativo. Tutti i ragazzi disabili inclusi, che dovranno comunque sentirsi i veri “protagonisti” dell’iniziativa,  saranno affiancati da  2 operatori e da una decina di volontari.  Tra  i destinatari indiretti non esitiamo ad inserire, oltre alle famiglie, l’intera comunità civile, politica ed ecclesiale, per la quale l’inclusione sociale e uno dei metri più importanti per misurare la caratura di civiltà di un paese. Tra i risultati attesi rubrichiamo una partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita sociale, una palestra di vita per il loro futuro la promozione della loro autonomia e il miglioramento della loro qualità di vita nella maggiore socializzazione; ma anche una sensibilizzazione della pubblica opinione e della società civile sul tema della disabilità; infine – perché no? – alcuni servizi utili alla città.

L’Associazione avrà come partner nel progetto la Diocesi di Fano, che ha messo gratuitamente a disposizione i locali, il Comune di Fano, attraverso l’Assessorato alle Politiche sociali e la Mediateca Montanari-Me.Mo, la  Cooperativa Sociale I Talenti che si occuperà della gestione dell’attività commerciale e l’Asur, l’Azienda Sanitaria Regionale della Regione Marche, tramite il Centro per l’autismo.

*Presidente della associazione di volontariato Onlus Banca del Gratuito

 

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