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Undici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro l’attuale sindaco Maurizio Mangialardi e l’ex Luana Angeloni

Undici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro l’attuale sindaco Maurizio Mangialardi e l’ex Luana Angeloni

Undici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro anche Maurizio Mangialardi e Luana AngeloniUndici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro anche Maurizio Mangialardi e Luana Angeloni Undici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro anche Maurizio Mangialardi e Luana Angeloni

ANCONA – Per l’alluvione di Senigallia ci sono undici indagati per disastro colposo e omicidio colposo. Tra questi l’attuale sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ed il suo predecessore, Luana Angeloni. Come si ricorderà l’alluvione del 3 maggio 2014 causò a Senigallia danni per oltre 179 milioni di euro e vi furono anche tre vittime, di cui una direttamente riconducibile all’evento calamitoso.

Tutto ciò emerge dalla richiesta di proroga delle indagini che la Procura della Repubblica di Ancona ha inoltrato, a fine luglio, al giudice per le indagini preliminari Antonella Marrone. Va infatti detto che, entro il termine del 30 luglio, non è stato possibile concludere tutte le attività investigative, per cui, come scrive la Procura anconetana, “sussiste una giusta causa per prorogare il termine di sei mesi fino alla data del 28 febbraio 2018”.

Va detto che, negli ultimi mesi, la Procura anconetana ha esaminato ogni dettaglio del dossier che, nel dicembre scorso, è stato presentato, dopo lunghi e meticolosi accertamenti, dagli uomini del Corpo forestale dello Stato. Una lunga e circostanziata relazione, su fatti, eventi, problemi ed ipotesi – formulata su ben 270 pagine -, che è stata poi attentamente valutata negli uffici della Procura della Repubblica di Ancona.

I reati chiave dell’inchiesta sono quelli del disastro colposo – soprattutto – e dell’omicidio colposo, in considerazione dei tre decessi. A questo punto per i cittadini senigalliesi danneggiati si prospetta anche la possibilità di farsi parte attiva nei procedimenti e di organizzarsi per poter arrivare al riconoscimento di un giusto indennizzo.

Undici indagati per l’alluvione di Senigallia: tra loro l'attuale sindaco Maurizio Mangialardi e l'ex Luana Angeloni“Nel procedimento che si aprirà l’obiettivo dei legali di parte civile – come hanno, a suo tempo, affermato gli avvocati Domenico Liso e Roberto Paradisi (nella foto, a destra), che tutelano gli interessi di molti cittadini senigalliesi – non sarà quello di mandare in carcere la gente, ma semplicemente di assicurare ai loro assistiti un adeguato risarcimento del danno subito il 3 maggio 2014”. Da tempo i legali degli alluvionati hanno infatti provveduto a mettere in mora Comune, Provincia e Regione.

L’alluvione del 3 maggio 2014 causò a Senigallia tre morti, allagando 5 mila abitazioni, con un danno complessivo valutato in oltre 179 milioni di euro.

Secondo alcune indiscrezioni la relazione tecnica presa in considerazione dal pool della Procura della Repubblica di Ancona, diretto dalla dottoressa Irene Bilotta, indicherebbe che l’alluvione sarebbe stata prevedibile, anche in considerazione di eventi analoghi che si sono verificati, in passato, nella stessa zona.

Sempre secondo indiscrezioni la relazione tecnica presentata in Procura avrebbe preso in considerazione anche la pista ciclabile realizzata negli anni precedenti, con fondi europei, sul lato destro del letto del fiume Misa.

 

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