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“Il Comitato Cittadino punta unicamente alla sopravvivenza di Mondolfo”

“Il Comitato Cittadino punta unicamente alla sopravvivenza di Mondolfo”

Una decisa presa di posizione dopo le fuorvianti polemiche degli ultimi giorni. “Se l’attuale Amministrazione comunale – si legge in un documento – intende prendere le distanze da chi vuole cambiare il nome si aprirebbe una fase di confronto costruttivo sulle reali necessità dell’intero Comune”. L’intento dei responsabili e degli associati del Comitato Mondolfese è solo quello di unire e far prosperare l’intera comunità

MONDOLFO – “Il Comitato Cittadino Mondolfese non semina discordia ed odio ma si batte, come da statuto fondativo, per la salvaguardia dell’identità storica della comunità e per la rivitalizzazione di Mondolfo a tutti i livelli”. Inizia così un interessante intervento chiarificatore dei responsabili del Comitato stesso.

“Perché, dunque – viene aggiunto -, il consigliere comunale Enrico Sora ci dipinge a tinte fosche? Forse che fra le deleghe speciali conferitegli dal Sindaco c’è anche quella di polemizzare col Comitato Cittadino Mondolfese? O i suoi interventi contro di noi, hanno lo scopo di accreditarlo agli occhi di un “Gruppo politico” che sembra talmente strabico da vedere solo Marotta?

“Non si illuda, inoltre, di dividere il Comitato stilando classifiche fra “buoni e cattivi” perché avrà delle amare sorprese. Quelli che lui ritiene “buoni”, infatti, pur collaborando fattivamente a tutte le iniziative associazionistiche, sono convinti che il paese non può vivere di sole feste e i loro ideali di difesa di Mondolfo sono tanto saldi quanto quelli degli altri, se non di più.

“E’ bene anche ricordare a tutti – si legge sempre nel documento del Comitato Cittadino Mondolfese – che la Lista FARE CITTA’  ha vinto, grazie alla frammentazione  con una maggioranza relativa del 41,14%, e quindi amministra, pur nella piena legittimità, grazie al premio di maggioranza ma senza la maggioranza assoluta degli elettori. Sarebbe, pertanto opportuno che sul tema dell’unificazione di Marotta agisse con equilibrio e lungimiranza considerando con più rispetto i diversi punti di vista.

“Sora si interroga sul fine dell’azione del Comitato Cittadino Mondolfese? C’è bisogno di ribadirlo? La sopravvivenza di Mondolfo. Sopravvivenza messa in discussione da 50 anni di “mire egemoniche” del Comitato pro Marotta Unita che, dietro la facciata “buonista” dell’unificazione della povera cittadina divisa (ma divisa da chi? Quel confine è sempre esistito sin dall’antichità), ha sempre inseguito ed insiste a riproporre il sogno malcelato, aggressivo e prepotente del Comune di Marotta che si realizzerebbe surrettiziamente, “cannibalizzando” il Comune di Mondolfo, cambiandone il nome da Mondolfo in Marotta.

“Questo intento s’è subito materializzato, guarda caso, appena realizzata l’unificazione, un anno e mezzo fa, quando due consiglieri comunali (Manna e Sgammini) appartenenti al Comitato per Marotta Unita hanno presentato la proposta di cambio del nome del Comune, proposta per altro già avanzata dal sindaco Cavallo,  all’inizio del suo secondo mandato.

“L’iniziativa, sommersa da un mare di critiche, suscitò disapprovazione in buona parte dei cittadini e ha contribuito, secondo noi, non poco al profondo distacco della gente dalla sua Amministrazione con la conseguente sconfitta della lista di Centro Sinistra alle ultime elezioni.

“In quell’occasione i tanti consiglieri comunali “imbelli e furbetti”, sia di maggioranza che di minoranza, i quali avevano cercato negli anni di domare la “belva”, piegandola ai propri interessi elettorali, si son ritrovati spiazzati e sono stati costretti ad un umiliante  mea culpa. Hanno dovuto, infatti, dare obtorto collo pubblicamente, ragione, al Comitato Cittadino Mondolfese che aveva sempre denunciato i subdoli scopi dell’operazione Marotta Unita e respingere a stragrande maggioranza la mozione.

“Di questo fatto siamo lieti. Ma il pericolo incombe e noi non abbassiamo la guardia. Da ciò la nostra persistente attenzione ad ogni mossa dell’attuale Amministrazione alla quale non faremo sconti, come non ne abbiamo fatti alle precedenti.

“La sacrosanta critica, pertanto, alla decisione dell’Amministrazione di intervenire ad adiuvandum, con due incarichi per un totale di 35.000 euro ad altrettanti avvocati, per i ricorsi contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera della Regione Marche che nel Referendum aveva impedito il diritto di voto dei cittadini del Capoluogo e Piano Marina, ci sembra perfettamente coerente con la nostra storica battaglia di salvaguardare Mondolfo.

“Sora ci sfida a dichiararci favorevoli alla disunione dalla Marotta ex-Fano. Certo che lo siamo, data l’inequivocabile volontà di cancellare Mondolfo manifestatasi appena realizzata quest’unificazione. Ecco le testuali parole riferiteci di uno dei massimi teorici del progetto di cancellazione di Mondolfo:  “Ma allora se non si cambia almeno il nome del comune perché avremmo fatto quest’unificazione?” Se tanto ci da tanto!

“Tuttavia – si legge sempre nel documento diffuso dal Comitato Cittadino Mondolfese – se l’attuale Amministrazione intende prendere le distanze da simili propositi ne prenderemo atto con soddisfazione e per noi, sgombrato il campo da questo macigno pregiudiziale, si aprirebbe una fase di confronto costruttivo sulle reali necessità dell’intero Comune. Ma perché ciò avvenga, sarebbe “cosa buona e giusta” che il Sindaco effettuasse una bella dichiarazione ufficiale in cui affermi chiaro e tondo che la questione del cambio del nome del Comune è fuori discussione. Allora per quanto ci riguarda il clima si rasserenerebbe immediatamente e per tutti e, sottolineiamo tutti, l’intento sarebbe solo quello di unire e far prosperare l’intera comunità”.

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