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La Veste del Libro, una bella mostra a Senigallia

La Veste del Libro, una bella mostra a Senigallia

Selezione di libri caratterizzati da carte di guardia e copertine decorate conservati nella Biblioteca Antonelliana

La Veste del Libro, una bella mostra a Senigallia

SENIGALLIA – Proseguono nell’Emeroteca della Biblioteca Comunale di Senigallia gli allestimenti di piccole mostre a tema attraverso i documenti conservati negli archivi dell’Antonelliana.

L’iniziativa, realizzata anche grazie all’apporto dei giovani volontari del Servizio Civile, ha essenzialmente scopo didattico, richiamando l’attenzione su aspetti a volte poco noti al grande pubblico che rendono tuttavia importante e interessante l’istituzione culturale cittadina anche ai non addetti ai lavori.

Questa volta, con il titolo “La Veste del Libro”, l’attenzione è posta sulle carte decorate che abbellivano le copertine dei volumi o proteggevano, in quanto “carte di guardia”, il contenuto dei tomi stessi.

Carte xilografate (le più antiche), dorate (tipiche della Germania, a rilievo o meno), marmorizzate (anche queste di tradizione antica), carte a colla (decorate con colori a base di colla di farina): così le fantasie cromatiche e grafiche esplodevano nelle pagine dei libri. Con queste tecniche di decorazione si volevano inoltre imitare materiali costosi come il marmo e l’oro o tessuti pregiati.

Nel Quattrocento, a Firenze si marmorizzavano solamente i tagli dei libri per salvarli dalla polvere, quindi con la carta marmorizzata si passò a fabbricare le guardie e le controguardie dei volumi; i risultati della marmorizzazione sono stupefacenti, con i classici decori a ‘pavone’, a ‘onde’, a ‘piume’ e ad ‘archetti’ che sembrano liquefarsi in un mare di colori brillanti.

In Italia la tecnica preferita per la produzione di carte decorate è la xilografia e, fin dall’invenzione della stampa a caratteri mobili (metà del XV secolo), le carte xilografate vengono utilizzate in legatoria. Nel corso dei secoli la decorazione delle carte xilografate si è raffinata includendo i motivi più vari: alle semplici geometrie del XVII secolo, in Francia ma anche in Italia, si aggiungono decorazioni ispirate al mondo vegetale.

Particolare, infine, è la carta fiorentina: un tempo utilizzata sia per rivestire l’interno di armadi e cassetti sia come prezioso vestito per i libri è inconfondibile per i suoi decori a gigli, foglie, pigne e motivi geometrici.

Nella piccola ma completa esposizione realizzata ora dall’Antonelliana è possibile quindi apprezzare la notevole qualità estetica di molti libri conservati dalla biblioteca, indipendentemente del pregio costituito dal loro contenuto.

 

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