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Perfetto connubio tra il teatro antico e l’area archeologica La Fenice di Senigallia

Perfetto connubio tra il teatro antico e l’area archeologica La Fenice di Senigallia

Grande successo della rassegna: sabato 13 agosto uno spettacolo extra

Ottimo connubio tra il teatro antico e l'area archeologica La Fenice di Senigallia

SENIGALLIA – Grandissimo successo e posti sempre esauriti per la rassegna di spettacoli di teatro antico organizzati nel suggestivo palcoscenico dell’area archeologica.

Per ogni appuntamento il pubblico ha sempre riempito i posti disponibili su prenotazione e anche per lo spettacolo in programma questa sera, venerdì 12 agosto alle 21.30 con Le metamorfosi di Ovidio, si registra il sold out.

Per questo è stato deciso di replicare anche domani, sabato 13 agosto, sempre alle 21.30 all’Area Archeologica, l’ultimo appuntamento della rassegna con Le metamorfosi di Ovidio che chiude questo ciclo di spettacoli teatrali di grande successo.

Le metamorfosi di Ovidio, per la drammaturgia di Tiziana Scrocca e la regia di Beatrice Gregorini, vede la partecipazione di Marco Imparato, Giorgio Sebastianelli, Giulia Bellucci, Alessandra Chiappa, Sara Gambino e della piccola Caterina Verdini. L’accompagnamento musicale dal vivo è affidato ad Antonella Vento alla voce e Katia Bovo all’arpa celtica.

Da più di duemila anni Le metamorfosi di Ovidio affascina, stimola, ispira e rappresenta senza dubbio la vittoria della fantasia. Ovidio si abbandona infatti al fascino dei miti e degli Dei che stanno in cielo ma che influenzano e regolano la vita sulla terra e vivendo essi stessi vicende umane.

Tutto si mescola: dèi, uomini, animali, vegetali, cose inanimate; e tutto è in movimento sotto la spinta di passioni elementari ed eterne come l’amore e l’ira, ma su tutti gli impulsi e le passioni predomina di gran lunga, per frequenza ed importanza, l’amore. L’amore in tutte le sue forme: colpo di fulmine, carnale, per se stessi. Tutto muta e niente dura a lungo, la Metamorfosi, il prodigioso evento che trasforma una cosa in un’altra, è una specie di riciclaggio, chi viene mutato in animale, in pianta, in sasso, in stella, non muore propriamente, esiste ancora.

E i corpi che cambiano, le identità che si trasformano sotto i nostri occhi ci dicono che per sapere chi siamo, dobbiamo diventare altro. Per riconoscerci dobbiamo cambiare. Diventare ciò che non sappiamo ancora di essere.

Il costo del biglietto è di 10 euro e la prenotazione è obbligatoria telefonando solo il mattino al numero 071.6629350 o inviando una mail a circuitomuseale@comune.senigallia.an.it

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