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Jesi gremita di persone grazie al Festival Ratatà

Jesi gremita di persone grazie al Festival Ratatà

JESI – L’Amministrazione comunale di Jesi e l’associazione Ratatà tirano le somme di un evento che è stato in grado di portare in città una vera e propria ventata di energia, colori, creatività all’insegna dell’espressione artistica contemporanea.

Tanti sono stati gli eventi inaugurati a partire da giovedì 11 aprile fino a domenica 14 dedicati al disegno, al fumetto d’autore, all’illustrazione, all‘editoria indipendente, all’animazione e alle arti urbane. Tutto il tessuto cittadino è stato coinvolto, mettendo in dialogo realtà pubbliche e private che hanno aperto i loro spazi, per ospitare mostre, incontri, murales, performance, proiezioni di cortometraggi d’animazione, installazioni, mercati, concerti. A tenere insieme tutto ciò, la volontà di superare le difficoltà, di mettersi in relazione e costruire attraverso il confronto e lo scambio la necessità di connettersi. Anche le strutture ricettive, bar e ristoranti della città hanno giovato dell’importante flusso di interessati e curiosi che si sono riversati su Jesi nei giorni scorsi.

Grandissima affluenza, inoltre, alla mostra mercato allestita al Mercato coperto di via Mercantini, dove più di cento tra collettivi artistici, editori indipendenti, studenti e studentesse di accademie di belle arti, provenienti da tutta Europa, hanno presentato in città le loro produzioni, suscitando un notevole interesse durante i giorni del festival.

Molto apprezzata e partecipata è stata anche la mostra A-dialogoi, il cui titolo fa da filo rosso a tutta l’edizione 2024, allestita nelle sale Betto Tesei di Palazzo Pianetti, che in solo due giornate ha accolto più di 600 visitatori entusiasti di aprirsi ai linguaggi internazionali di artisti e artiste invitati a riflettere sul limite sottile tra comunicazione e impossibilità di comunicare. La mostra, che rimarrà aperta fino al 23 giugno, ospita i lavori dell’artista svizzera Johanna Schaible, del duo taiwanese Lin & Wei Studio, dell’austriaca Tanja Boukal, dello spagnolo Diego Mallo, del sudafricano Anton Kannemeyer e dall’italiano Ema Jons.

Sempre a Palazzo Pianetti è stata inaugurata una seconda mostra, The Ungodz, che ha coinvolto sei artisti e artiste invitati a “dialogare” con l’epica virgiliana di Enea presente nei soffitti settecenteschi, in un gioco di rimandi e di specchi deformanti. In molti hanno assistito curiosi alle sessioni di gioco di ruolo basato sui testi dello scrittore Marco Taddei, che si è dilettato a riscrivere l’avventura dell’Eneide dipinta proprio nei soffitti della pinacoteca. Alla Biblioteca Planettiana, con possibilità di visitarle fino all’11 maggio, sono esposte opere di grandi dimensioni dell’artista Arianna Vairo. Alla Biblioteca dei ragazzi, fino al 16 maggio, le tavole dell’illustratrice Chiara Ficarelli.

«Impossibile elencare,» afferma l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli «le tante iniziative che hanno affollato e fatto attraversare in maniera per qualche giorno differente la nostra città. Un’atmosfera vibrante e positiva quella che ci ha fatto vivere Ratatà, basata sul dialogo e le relazioni, coinvolgendo anche, e finalmente, i più giovani e le più giovani, oltre ad artisti e artiste di calibro internazionale. Voglio evidenziare anche la qualità dell’offerta culturale e ringraziare tutte quelle persone, associazioni, locali, attività commerciali che hanno lavorato per costruire questo Festival».

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