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L’Ospedale di Comunità di Fossombrone diventa sempre più una struttura di riferimento per tutti

L’Ospedale di Comunità di Fossombrone diventa sempre più una struttura di riferimento per tutti

Saltamartini e Baldelli alla presentazione delle donazioni. Il punto sulle attività svolte e sugli investimenti previsti nella struttura ospedaliera

FOSSOMBRONE – Aumentano i ricoveri con complessità elevata, crescono i numeri dell’attività ambulatoriale e delle degenze. Nel 2024, la realizzazione della Casa di Comunità, del Punto Salute e nuovi posti letto per l’hospice, con investimenti per un circa un milione e mezzo di euro.

L’Ospedale di Comunità di Fossombrone diventa sempre di più una struttura di riferimento per la comunità. I dati sono stati raccontati nel corso di una conferenza stampa di presentazione di alcune donazioni realizzate dalla Cartitas di Fossombrone, dalla Fondazione Monte di Pietà di Fossombrone (sei televisori con le staffe per il reparto di cure intermedie) e dalla BCC Metauro (un ecografo per vie vescicali per la riabilitazione estensiva). Erano presenti il direttore Generale Ast PU, Nadia Storti, il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, l’assessore regionale all’Edilizia sanitaria Francesco Baldelli, il sindaco di Fossombrone Massimo Berloni e i rappresentanti delle associazioni e degli enti che hanno contribuito alla donazione insieme a Daniele Bartolini del Comitato Pro-Ospedale Fossombrone.

“I dati presentati dall’Ast di Pesaro Urbino – ha detto Saltamartini – dimostrano un aumento di prestazioni e dunque una valorizzazione delle strutture sanitarie che, in provincia di Pesaro e Urbino, comprendono una rete sul territorio costituita dai presidi di Fossombrone, Pergola, Sassocorvaro, Macerata Feltria e Cagli, legati agli hub per acuti di Urbino, Pesaro e Fano”. Le prestazioni in crescita, prosegue il vicepresidente, “confermano che la strategia di avvicinare i servizi sanitari ai cittadini, intrapresa dalla Regione Marche, è la strada maestra attraverso la quale potremo recuperare quel gap che i cittadini lamentano quando chiamano il Cup e non trovano posto per le prestazioni. Questa riorganizzazione della sanità, più vicina ai cittadini, ci consente di rivitalizzare il sistema sanitario regionale”. Saltamartini, in un passaggio del suo intervento, ha ricordato che “il piano socio sanitario regionale costituisce la base per una politica sanitaria diversa. Prima della nostra elezione, la programmazione regionale della Giunta precedente aveva previsto la chiusura di 13 ospedali: noi, invece, gli ospedali li vogliamo rendere efficienti, con un percorso, però, che richiede del tempo”. Il vice Presidente della Giunta ha tenuto, infine, a “ringraziare i donatori per il loro prezioso contributo: un bell’esempio di come l’altruismo e la solidarietà possano fare la differenza”.

Sulla stessa linea l’intervento dell’assessore Baldelli: “Eravamo qui, pochi anni fa, a dire no agli ospedali unici. Se oggi siamo ancora a Fossombrone, in un presidio che vogliamo potenziare nei servizi, insieme al collega alla Sanità Filippo Saltamartini e al direttore generale dell’Ast di Pesaro Urbino Nadia Storti, è per testimoniare un altro passo in avanti importante per la sanità della nostra regione. Abbiamo cancellato la visione degli ospedali unici, che avrebbe accentrato tutti i servizi in un unico presidio, depotenziato e, in alcuni casi, chiuso altri ospedali. Successivamente, la Giunta Acquaroli ha investito 12 milioni di euro nella formazione di nuovi medici, finalizzata a costruire una rete di servizi su tutto il territorio e a recuperare la mancata programmazione nella disponibilità dei professionisti sanitari, che aveva contraddistinto il passato. Poi è stata la volta del nuovo Piano sociosanitario, che ri-potenzia i servizi nelle strutture regionali, tra cui appunto quelle della provincia di Pesaro e Urbino, un territorio che aveva subito un pesantissimo taglio, con la chiusura degli ospedali di Fossombrone, di Cagli e Sassocorvaro, oltre al depotenziamento degli ospedali di Fano, Pergola e Urbino. Oggi la Direttrice Nadia Storti ha annunciato che nel nuovo atto aziendale, di prossima attuazione, darà seguito al Piano sociosanitario, che prevede un potenziamento dello stesso ospedale di Fossombrone e dei presidi di Cagli e Sassocorvaro. Dal canto suo, l’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera investirà 4,5 milioni di euro in opere infrastrutturali per l’attivazione dei servizi potenziati. Se l’ospedale di Fossombrone ha un futuro lo dobbiamo al sacrificio e la professionalità dei medici e degli operatori sanitari, e soprattutto al cambio di passo della Giunta Acquaroli”.

L’Ospedale di Comunità di Fossombrone, ha spiegato il direttore generale Ast Pesaro Urbino Nadia Sorti, “è una struttura territoriale fondamentale inserita nella rete ospedaliera e territoriale della nostra Azienda. Una struttura territoriale extraospedaliera centrale per il territorio, sulla quale insistono tantissimi servizi per i cittadini del distretto di Fano: dallo screening mammografico, alla risonanza magnetica, all’hospice. Lo dimostrano i dati: dai ricoveri che sono in crescita (più venti per cento dell’Hospice), il reparto di cure intermedie che sempre più accoglie pazienti cronici con elevata complessità di cura, un terzo di questi dimessi direttamente dai pronto soccorso. Un aumento della complessità dei ricoveri, che testimonia la qualità del servizio offerto e una crescita delle prestazioni ambulatoriali. Una struttura che sempre più resta un punto di riferimento per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini dell’intera vallata. Ringrazio le associazioni, gli enti, il comitato che da anni si fa promotore e contribuisce a migliorare la qualità dei servizi. Le ultime donazioni infatti sono già in uso, in particolare le staffe e i televisori sono montati e sono utilizzati dai degenti, in una struttura dove i ricoveri sono sempre più lunghi. Anche l’ecografo vescicale è già in uso dal reparto di Riabilitazione Estensiva che lo utilizza sui pazienti neurologici che necessitano di un’indagine per verificare il ristagno urinario. Un dispositivo molto utile per evitare l’utilizzo dei cateterismi ripetuti nei pazienti trattati”.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati gli investimenti che si concretizzeranno in questo anno e renderanno la struttura di Fossombrone un collante tra il domicilio del paziente, l’assistenza primaria e l’ospedalità. Prevista infatti, per novembre, la realizzazione della Casa di Comunità, per un importo utilizzato del Pnrr di 755 mila euro, con una superficie coinvolta nella ristrutturazione del piano terra dell’ospedale di 230 metri quadrati per la realizzazione degli ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta insieme agli infermieri di comunità. Inoltre, per settembre l’apertura del Punto Salute e i lavori in dirittura di arrivo per l’hospice che presto sarà dotato di 19 posti letto complessivi. “Con questi servizi – aggiunge il direttore – Fossombrone sarà l’anello di unione tra l’ospedale per acuti di Pergola e Urbino e la domiciliarità”.

L’incontro è stato anche l’occasione per alcune ricognizioni. In crescita, infatti, l’attività ambulatoriale che, insieme ai servizi come il punto prelievi e agli ambulatori dedicati aumenta le prestazioni offerte, con un impulso registrato dalla radiologia, dall’endoscopia e dalle attività di riabilitazione e dell’urologia, rispetto al 2022. Un picco anche per lo screening mammografico che aumenta del 55 per cento le sue prestazioni e diventa un punto di riferimento per le donne dell’intero distretto fanese. Un cardine è rappresentato anche dall’Hospice che ha incrementato i ricoveri del 20 per cento, rispetto al 2022, e con l’assunzione di quattro unità di medici, offre più servizi sul territorio attraverso le visite domiciliari non solo ai pazienti oncologici.

“Anche la farmacia – ha concluso la Storti – non avrà alcuna limitazione. È un punto di distribuzione per tutte le strutture territoriali e i pazienti della Valle del Metauro servendo anche l’ospedale di Pergola. In merito all’endoscopia e alla radiologia, confermate le nuove assunzioni e l’implementazione delle attività che, per l’endoscopia, passerà a due sedute dal mese di marzo, con l’assunzione di un medico e permetterà non solo di recuperare, ma anche di aumentare le prestazioni offerte dal reparto”.

Alla conferenza stampa sono intervenute le associazioni e gli enti che hanno contribuito alle donazioni. Il presidente della Bcc Metauro Bruno Fiorelli ha parlato di “una strumentazione, l’ecografo, che ci auguriamo possa essere di aiuto ai medici e infermieri che lavorano per la nostra comunità, per fornire sempre di più cure di alta qualità ai pazienti”.

Il presidente della Fondazione Monte di Pietà di Fossombrone Lorenzo Fiorelli ha inviato una dichiarazione, letta durante la conferenza stampa: “Questa donazione riflette il nostro impegno nel sostenere la salute e il benessere della nostra comunità e siamo grati per il lavoro che l’ospedale svolge ogni giorno. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo gesto”.

Il sindaco di Fossombrone Massimo Berloni ha sottolineato come le donazioni effettuate siano “espressione di vicinanza della comunità all’ospedale”.

 

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