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Mechelli: “Un’esperienza bellissima e coinvolgente da raccontare in onore del professor Antonio Paolucci”

Mechelli: “Un’esperienza bellissima e coinvolgente da raccontare in onore del professor Antonio Paolucci”

di LINO MECHELLI

URBINO – La morte del professor Antonio Paolucci avvenuta a Firenze mi rattrista moltissimo ed esprimo a tutti i suoi cari sentite condoglianze.  Vorrei ricordarlo per il suo contributo in uno straordinario avvenimento riguardante la Città di Urbino.

All’inizio della legislatura Amministrativa di Urbino 2004-2009 il più urgente impegno era il rifacimento della pavimentazione  della piazza Duca Federico ridotta in uno stato di assoluto degrado e pericolosa per le persone che transitavano. Molti dubbi sulla tipologia del materiale da utilizzare in sostituzione della grigia pietra arenaria. Il sottoscritto in qualità di Vice Sindaco e assessore alle opere pubbliche, in accordo con il Sindaco Corbucci, in una torrida giornata di luglio 2007 mi recai a Firenze per incontrare il professor Paolucci  invitandolo a presiedere un comitato tecnico scientifico per valutare il progetto della  nuova piazza e del materiale da utilizzare.

La risposta fu spontanea e sicura.  Disse: “Sono onorato di essere coinvolto nel progetto di intervento in uno dei posti più belli del mondo, a condizione che lo possa valutare con i colleghi Soprintendenti interessati per territorio”.

La commissione formata da Paolucci presidente, Paolo Carini, Mario Lolli Ghetti, Giangiacomo Martines, Lorenza Mochi Onori, Biagio De Martinis e lo storico Franco Negroni, valutarono di sostituire l’arenaria con pietra del Furlo e mattoni di varie sfumature, dal paglierino al rosso cupo. La commissione si avvalse delle ricerche fatte dallo storico Franco Negroni.

La Commissione al termine delle valutazioni, presenti Franco Corbucci sindaco, Lino Mechelli assessore alle Opere Pubbliche, il Direttore U.T. Michele Felici e architetto Mara Mandolini, comunicarono la decisione e si dette il via ai lavori. Fu definito un progetto culturale tanto da essere finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, di cui presidente era Gianfranco Sabbatini.

Il 6 dicembre 2008 il Consiglio comunale in una seduta solenne conferì la Cittadinanza onoraria, per meriti eccezionali al professor Antonio Paolucci.

 

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