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Servono nuove iniziative per non far cadere nel dimenticatoio il Centro Alzheimer di Mondolfo

Servono nuove iniziative per non far cadere nel dimenticatoio il Centro Alzheimer di Mondolfo

di DANIELE CECCARELLI

MONDOLFO – Giusto quattro anni fa l’allora consigliere regionale Federico Talè presentò un emendamento per far inserire da subito nel Piano Socio-Sanitario regionale il centro Alzheimer di Mondolfo.
L’emendamento fu bocciato a larga maggioranza dei consiglieri regionali.
Votarono a favore solo i consiglieri:
Mirco Carloni – gruppo “Area Popolare – Marche 2020”;
Piero Celani – gruppo “Forza Italia”;
Moreno Pieroni – gruppo “Uniti per le Marche – socialisti”, nonché, a quel tempo, assessore regionale ai beni culturali, attività culturali e turismo;
Boris Rapa – gruppo “Uniti per le Marche – socialisti”;
Federico Talè – gruppo “Italia Viva”, nonché consigliere regionale con delega alla Sanità;
Fabio Urbinati – gruppo “Italia Viva”.
Così si espresse, dopo il voto, il consigliere regionale Talè:
“Sono sinceramente rammaricato per l’atteggiamento incomprensibile tenuto dal Partito Democratico, che martedì in aula ha deciso di bocciare il mio emendamento al piano sanitario sull’Alzheimer. E così si è persa l’occasione di poter vedere realizzato a Mondolfo un centro diurno per chi soffre di questa malattia. Su un tema così importante e di fronte alla possibilità di gettare le basi per la creazione di un servizio utile a tutta la bassa e media valle del Cesano, mi aspettavo la massima condivisione e, invece, il Pd ha votato compatto per il ‘no’”.

I dati sull’Alzheimer sono preoccupanti: “In Italia ne soffrono più di 600mila persone, che su scala provinciale corrispondono a ben 3.600. Di fronte a questi numeri non si può rimanere indifferenti. Servono strutture diurne in cui i malati siano adeguatamente seguiti e stimolati e che, al contempo, sollevino le famiglie dall’assistenza continua dei loro cari. E proprio in questa direzione andava il mio emendamento che indicava trai servizi territoriali da incentivare la realizzazione di centri semi-residenziali (h12) e di centri diurni per le persone affette da Alzheimer, in cui personale specializzato, in un ambiente protetto, si occupi della valorizzazione delle capacità e delle competenze residue dei pazienti. Aggiungendo, inoltre, che uno di tali centri, in Area Vasta 1, poteva nascere a Mondolfo, visto che l’amministrazione comunale ha comunicato da tempo a Regione e ad Asur di essere disponibile a fornire gli spazi di sua proprietà nell’immobile che ospita la Casa della Salute Bartolini”.
Da allora nessuna iniziativa di rilievo è apparsa.
Anzi, l’Amministrazione comunale, targata Barbieri, non riesce proprio a fare filiera con l’Amministrazione regionale, nonostante i presunti continui ammiccamenti politici.
Il sindaco Barbieri è componente del C.A.L. (Consiglio delle Autonomie Locali), organismo consultivo regionale.
Ma evidentemente non riesce a far sentire la sua voce, tanto è che il C.A.L., in occasione dell’approvazione del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale dell’agosto 2023, non è riuscito ad esprimere il proprio, obbligatorio, parere sugli atti socio-sanitari regionali.

Sono allo studio delle iniziative per non far cadere il centro Alzheimer di Mondolfo nell’oblio più assoluto.

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