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Il progetto del biodigestore, il Comune di Terre Roveresche ricorre al Tar

Il progetto del biodigestore, il Comune di Terre Roveresche ricorre al Tar

Contro la proroga di 1 anno concessa dalla Provincia a Feronia per l’inizio dei lavori. Il sindaco: “Differimento dei termini inammissibile. Il progetto doveva già essere archiviato”

TERRE ROVERESCHE – Il Comune di Terre Roveresche ha depositato un ricorso al Tar contro la proroga di 1 anno concessa dalla Provincia di Pesaro-Urbino a Feronia srl per l’inizio dei lavori di realizzazione del biodigestore, senza la quale l’iter si sarebbe chiuso il 26 luglio scorso con l’impossibilità definitiva della ditta a costruire l’impianto.

A confermare l’impugnazione dell’atto avanti al Tribunale amministrativo regionale e a ripercorre le fasi che hanno condotto alla proroga è il sindaco Antonio Sebastianelli: “L’autorizzazione a realizzare il ‘biodigestore’ rilasciata dalla Provincia il 7 luglio 2022, prevedeva come termine massimo di inizio lavori il 26 luglio di quest’anno, con l’ulteriore prescrizione a Feronia di trasmettere alla Regione il contratto d’acquisto del terreno almeno 30 giorni prima; cosa non effettuata. L’11 luglio 2023, invece, quand’era già scaduto il tempo utile per inoltrare agli uffici regionali il contratto definitivo di disponibilità dell’area, la ditta ha chiesto alla Provincia il differimento dell’inizio lavori al 30 giugno 2024 e la Provincia dopo appena 13 giorni gliel’ha concesso, nonostante il fatto che la mancata trasmissione del contratto di acquisto del terreno nei termini fissati avrebbe dovuto rappresentare essa stessa motivo di rigetto dell’istanza”.

Il sindaco aggiunge: “La nota con cui la Provincia ha attribuito la proroga mostra un’assoluta carenza di istruttoria riguardo alle motivazioni, che sono quelle di consentire alla ditta di partecipare alle procedure per gli incentivi indette nel 2023 (quando un primo, cospicuo, contingente di accesso ai fondi si è tenuto nei primi mesi di quest’anno) e la presunta impossibilità della ditta stessa di accedere a finanziamenti bancari a causa dei giudizi pendenti, vale a dire i ricorsi del nostro Comune e del Comitato cittadino ‘A difesa del territorio’ al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che rigettò la nostra richiesta di annullamento dell’autorizzazione a costruire l’impianto”.

“In definitiva – conclude Sebastianelli -, questa proroga è inammissibile e continua a tenere in vita un progetto che in base alle regole fissate proprio dalla Provincia in sede di autorizzazione doveva già essere archiviato”.

In assoluta sintonia con il sindaco è Mauro Biagioli del Comitato cittadino ‘A difesa del territorio’: “Appoggiamo in pieno la nuova iniziativa legale del Comune. C’è un’insufficienza palese di documentazione sui motivi che hanno portato a chiedere e poi a concedere il posticipo dei termini. Tanto che ci sorge una domanda: ma il biodigestore lo vuole di più Feronia o la Provincia? In attesa di risposta, continueremo ad essere al fianco dell’amministrazione comunale in questa battaglia contro un impianto che avrebbe un impatto negativo sul nostro territorio e sulla vita dei suoi abitanti”.

 

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