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Samuele Mancini (Pd): “La sicurezza a Marotta? Tardivo e scoordinato l’intervento del sindaco”

Samuele Mancini (Pd): “La sicurezza a Marotta? Tardivo e scoordinato l’intervento del sindaco”

Per il segretario del Partito democratico era necessario “concordare un piano condiviso con i gestori dei locali, limitando le situazioni di affollamento sulla pista ciclabile”. “Il disagio giovanile, che si sta manifestando nel territorio, non può essere trattato solo come un problema di ordine pubblico”. “Della visione di società e di futuro del sindaco Barbieri non abbiamo notizia, ed è questo che ci preoccupa di più”

di SAMUELE MANCINI*

MONDOLFO – Come PD Mondolfo Marotta prendiamo atto che il sindaco Barbieri ha finalmente deciso di affrontare la questione sicurezza, tramite gli strumenti normativi che gli competono e che, ricordiamolo, é la legge stessa che gli attribuisce.

Peccato che questo intervento risulti tardivo e scoordinato. Tardivo perché come si legge nell’ordinanza n. 127, si ammette che ci sono state numerose segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini in precedenza, sappiamo tutti che la situazione va avanti da inizio stagione e non occorreva finire sulla cronaca nazionale per decidere finalmente di intervenire.

Scoordinato, poiché le due ordinanze (n. 127 e 128) non sono state concordate con i gestori dei locali, sviluppate in maniera confusa e soprattutto sembrano più che altro un timido tentativo di far vedere che si ha il controllo della situazione.

Senza entrare nel tecnicismo estremo sulle ordinanze fatte, va detto, come già da Noi anticipato, che la questione va affrontata su più fronti, che bisognava prendere provvedimenti nei tempi giusti (non al 13 di agosto), ascoltando le lamentele dei tanti cittadini, ma al tempo stesso cercando di garantire ai gestori dei locali di lavorare ed organizzarsi nel rispetto di regole chiare e già delineate a inizio stagione. Era necessario permettere ai giovani di divertirsi in sicurezza, senza maldestre imposizioni a pochi giorni da ferragosto.

Concordare un piano condiviso con i gestori dei locali, limitando le situazioni di affollamento sulla pista ciclabile, fare subito un’ordinanza anti vetro (che é la base, soprattutto in località turistiche frequentate da tanta gente), sarebbero state solo alcune delle misure atte a gestire la situazione, impedendo così che questa degenerasse come invece è stato. I giovani hanno il sacrosanto diritto di divertirsi e di svagarsi, soprattutto dopo questi ultimi periodi difficili, ma sta a chi amministra e in particolare al sindaco, come primo responsabile della sicurezza sul territorio, garantire che questo diritto possa essere esercitato nel modo migliore.

La “movida” é una cosa importante per una località turistica che sa accoglierla, perché porta soldi sul territorio e permette a tante persone di lavorare, ma deve essere gestita, con regole chiare, condivise con gli operatori economici, dettate nei tempi giusti e soprattutto in modo tale da poter isolare prima tutte le situazioni critiche e di pericolo, che potrebbero sorgere.

Infine rimarchiamo come il disagio giovanile, che si sta manifestando nel territorio non può essere trattato solo come un problema di ordine pubblico. Bisogna interrogarsi sull’efficacia delle politiche sociali e investire nella prevenzione e nel welfare, attivando tutte le sinergie possibili nel territorio per creare anche attività alternative alla movida, anche in vista delle risorse che il Piano nazionale di ripresa e resilienza metterà in campo, ma soprattutto va aperto un dialogo con i nostri giovani, che hanno tanto da dire, ma che troppo spesso non vengono ascoltati dalla politica. Della visione di società e di futuro del sindaco Barbieri non abbiamo notizia, ed è questo che ci preoccupa di più.

*Segretario comunale Partito democratico – Mondolfo Marotta

 

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