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Aperto oggi il tratto Valtreara-Serra San Quirico della Statale 76

Aperto oggi il tratto Valtreara-Serra San Quirico della Statale 76

SERRA SAN QUIRICO – Questa mattina il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, accompagnato dall’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, ha effettuato un sopralluogo sul tratto Valtreara-Serra San Quirico della strada Statale 76 “della Val d’Esino” che la società Quadrilatero Marche-Umbria, controllata di Anas (Gruppo FS italiane), ha aperto al traffico nell’ambito dei lavori di completamento della direttrice Perugia-Ancona.

Da oggi quindi, è possibile transitare su entrambe le carreggiate anche tra lo svincolo di Valtreara e lo svincolo di Serra San Quirico per 6,7 km complessivi.

“Si è appena aperto – ha affermato il presidente Acquaroli – il tratto Valtreara-Serra San Quirico della SS76, lato nord della Quadrilatero, lungo la direttrice Ancona-Perugia.

“Un altro importante passo verso il completamento di un’opera iniziata tanti anni fa e che sta arrivando a conclusione. Ci tengo a ringraziare tutti quanti, al di là delle rispettive appartenenze, si sono prodigati per realizzare questa infrastruttura così strategica per la nostra regione, che rappresenta un significativo passo avanti per la competitività del nostro territorio.

“Tra tutti il mio pensiero principale va al professor Mario Baldassarri, a cui va riconosciuto un ruolo fondamentale. Ora – ha concluso il presidente Acquaroli – continuiamo a lavorare insieme per restituire centralità e connessione alla regione Marche con tutto il resto d’Italia”.

“Oggi posso dire – afferma invece Patrizia Terzoni, deputata M5S della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera – che tutti gli sforzi profusi in questi ultimi tre anni per far ripartire i lavori della Quadrilatero, per avere finalmente un asse di collegamento veloce per ricucire le aree interne con la costa, sono stati ripagati ampiamente con l’apertura al traffico del tratto Serra San Quirico-Fabriano a doppia corsia per entrambi i sensi di marcia a meno del Viadotto Mariani.

“Non posso negare che in alcuni momenti, in particolare quello della crisi dei subappaltatori e della stessa Astaldi, c’era scoramento e sembrava tutto perso. A quel punto, con un’inedita collaborazione della sottoscritta, Governo, Anas e Comitato subappaltatori di Astaldi abbiamo letteralmente ideato e proposto una nuova norma, il Salva Opere, tra lo scetticismo di alti dirigenti ministeriali e di qualche amministratore locale.

“Il Governo Conte ci ha creduto così come il Parlamento. È stata la chiave di volta che ha permesso non solo il riavvio dei lavori della Quadrilatero ma che ha consentito in tutta Italia di risolvere casi simili salvando posti di lavoro e cantieri. La dimostrazione che la politica è una cosa bella quando riesce a portare a risultati concreti superando i momenti di difficoltà e innovando il quadro delle regole nel campo delle opere pubbliche facendo buone leggi: abbiamo un’opera pubblica funzionale per i cittadini e allo stesso abbiamo rafforzato il tessuto economico e sociale.

“Assolutamente da non sottovalutare la sinergia tra Governo, Anas, la stessa Quadrilatero ed il Tribunale per far ripartire i lavori anche se sotto procedura concordataria”, aggiunge Patrizia Terzoni.

“Il riequilibro territoriale tra aree ingiustamente considerate marginali, ricche di tradizioni, attività economiche e beni culturali e ambientali, e la costa deve essere posto alla base della ripartenza dopo la doppia crisi del terremoto e della pandemia. Non devono esistere aziende e cittadini di serie A e di serie B e il diritto alla mobilità efficiente deve essere garantito dallo Stato. oggi inauguriamo con successo uno dei tratti più complessi dell’intera Quadrilatero. Rimane il neo del viadotto Mariani dove il cantiere non può avanzare a causa della scoperta di fusti tossici e relativo inquinamento. Dobbiamo continuare a spingere affinché anche quest’ultima limitata criticità venga superata; per questo continuerò il lavoro sulle opere pubbliche del centro Italia in Parlamento e presso i ministeri”, conclude Patrizia Terzoni, deputata M5S della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera.

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