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Per la Fano-Grosseto si va avanti con il vecchio progetto a quattro corsie

Per la Fano-Grosseto si va avanti con il vecchio progetto a quattro corsie

Presto sarà siglato un protocollo d’intesa tra Marche, Umbria e Toscana per migliorare i collegamenti tra l’Adriatico ed il Tirreno

MERCATELLO SUL METAURO – “Sulla Fano-Grosseto c’é una visione sovrapponibile tra Marche e Umbria. Torniamo al vecchio progetto: quattro corsie a doppia canna per collegare i due mari (Adriatico e Tirreno, ndr)”.
Così alla Dire l’assessore regionale alle Infrastrutture delle Marche Francesco Baldelli che oggi, a Cagli, insieme al collega umbro Enrico Melasecche Germini ha fatto il punto sui collegamenti tra le due regioni. Il primo sopralluogo, fortemente simbolico, è stato effettuato a Mercatello sul Metauro, direttamente all’imbocco del galleria della Guinza che separa le Marche dall’Umbria. “Stiamo continuando a lavorare affinché si sblocchi l’iter procedurale per la Fano-Grosseto- continua Baldelli-. Ed, in tal senso, la nomina del commissario all’opera è un elemento positivo perché è una spinta per rimuovere gli ostacoli che fino ad oggi hanno bloccato i cantieri”.
Dopo la visita alla Guinza i due assessori si sono trasferiti a Cagli dove passa la strada ‘Contessa’, che si sviluppa quasi interamente in territorio umbro per poi giungere in quello marchigiano. Entrambi gli assessori hanno evidenziato la necessità di un suo adeguamento e miglioramento ed hanno anche parlato della possibilità del passaggio ad Anas delle due strade regionali, Arceviese e Apecchiese.
“Il Nord delle Marche soffre di un isolamento storico che solo una visione più ampia e intermodale del sistema delle infrastrutture può sanare – conclude Baldelli – mi riferisco al sistema delle Pedemontane e delle Intervallive, una rete stradale da collegare alla Quadrilatero nelle province di Ancona e Macerata e, più a sud, alla Salaria. Mi riferisco anche alla Ferrovia Orte-Falconara e al “grande anello di ferro” che abbiamo pensato per collegare la costa pesarese con Urbino, Fabriano e Civitanova Marche, iniziando un percorso di salvaguardia e di rilancio di tratte ferroviarie ritenute a torto ‘rami secchi’. Un anello che potrebbe incrementare il turismo nelle aree interne utile a sconfiggere lo spopolamento di queste zone”.

Al termine dell’incontro odierno è emersa la volontà di avviare, da parte dei due assessorati, un percorso condiviso tanto che nelle prossime settimane seguirà un altro incontro per affrontare la questione delle infrastrutture che interessano soprattutto il Centro Sud di entrambe le regioni. “Abbiamo entrambi voluto questo incontro per coordinare gli sforzi di Umbria e Marche nell’ottenimento di una modernizzazione delle
infrastrutture comuni – aggiunge Melasecche – a cominciare dal completamento della E78, Fano Grosseto, per la quale ho avuto già un primo assenso di massima dal presidente della Toscana Giani per la firma di un protocollo di intesa che unisca le tre regioni che attendono da tempo anche su tale fronte maggiore attenzione”.

 

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