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Il Polo scolastico Carlo Urbani di Moie selezionato dalla rivista Domus come miglior progetto architettonico

Il Polo scolastico Carlo Urbani di Moie selezionato dalla rivista Domus come miglior progetto architettonico

MOIE – E chi l’avrebbe detto che le Marche fanno scuola anche in materia di architettura ed ingegneria a livello mondiale? La conferma arriva dalla più autorevole rivista di architettura, design ed urbanistica internazionale che presenta il progetto del polo scolastico dedicato a Carlo Urbani, firmato dallo studio di Serra De’ Conti.

Il campus dedicato a Carlo Urbani di Moie, su progetto di Petrini Solustri and Partners finisce sul mensile Domus, punto di riferimento internazionale per l’architettura, il design e l’urbanistica. La rivista di architettura e design, fondata nel 1928 dall’architetto Gio Ponti e dal padre Giovanni Semeria, è distribuita in 89 Paesi ed è la più concreta espressione dello stile e del gusto italiano nel mondo. Tra virus, terremoti ed anniversari – nel numero di dicembre di Domus – la scuola torna ad essere il luogo dell’appartenenza. A 150 anni dalla sua nascita, il 2020 vuole rendere omaggio a Maria Montessori e lo fa dando spazio a quello che lei chiamava “lo spettacolo dell’educazione”.

E proprio alla scuola del futuro è stato dedicato un ampio articolo al progetto firmato Petrini Solustri and Partners del campus a Moie intitolato al medico morto di Sars 17 anni fa, Carlo Urbani. Nato per accogliere 600 studenti tra elementari e medie con indirizzo musicale, il progetto è stato selezionato per la sua architettura rigorosa, con stecche funzionali, ampi corridoi, aule multimediali che si aprono verso l’esterno, aree comuni, l’auditorium. Il tutto perfettamente integrato nel paesaggio moiarolo.

“È per noi un grandissimo onore essere stati recensiti con il nostro progetto dalla rivista Domus – commentano l’ingegnere Raffaele Solustri e l’architetto Nazzareno Petrini – fondatori dello studio di Serra De’ Conti ed essere stati affiancati a colleghi di fama internazionale come gli architetti Alvisi e Kirimoto che hanno firmato il progetto dell’Accademia della musica della Andrea Bocelli Foundation, aperta lo scorso ottobre a Camerino o all’architetto ecosostenibile Mario Cucinella che ha progettato il Padiglione 34 della Fiera di Bologna con lo sguardo alla scuola del futuro. Questa è la testimonianza che anche dalla provincia possono venire fuori idee e spunti per una progettazione ingegneristica ed architettonica originale che può rappresentare un modello d’ispirazione per progettisti di altri Paesi. Il nostro riconoscimento va alla lungimiranza dell’amministrazione comunale che ha creduto al valore della scuola per la comunità e a tutti i nostri collaboratori dello studio che con dedizione e passione hanno lavorato per questo progetto”.

 

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