AREA CESANOPOLITICA

Ripartiti i lavori all’ospedale di Pergola: il punto di sindaco e assessore

Ripartiti i lavori all’ospedale di Pergola: il punto di sindaco e assessore

PERGOLA – Dopo il fermo delle attività a causa del lockdown sono ripartiti i lavori all’ospedale di Pergola relativi all’efficientamento energetico (Progetto Marte) e alla ristrutturazione del blocco operatorio.

“La struttura – spiega la sindaca Simona Guidarelli – è interessata da imponenti lavori, di diversa tipologia, che nel loro complesso si concluderanno nel 2022. Per maggio era previsto che l’intervento alle sale operatorio fosse terminato, data che slitterà di qualche mese a causa del fermo generale.

Sin dall’inizio, per mantenere attive più funzionalità possibili, i lavori relativi al miglioramento sismico procedono a blocchi. Questo ha permesso di non sospendere alcune attività ma ovviamente causa disagi e difficoltà a livello logistico.

Limitazioni logistiche emerse anche nella riorganizzazione comunicata da Asur per la FASE 2 secondo la quale è stata attivata una “zona grigia” al primo piano dove collocare i pazienti sospetti covid-19 o in attesa di trasferimento e una zona no covid-19 al terzo piano con 13 posti letto per la Medicina e 10 per la Riabilitazione.

Non è stato possibile utilizzare l’altra ala della struttura a causa dei lavori in corso, ma chiediamo di valutare anche altre soluzioni come ad esempio allestire la zona grigia al secondo piano invece che al primo, in modo da lasciare separati i reparti di Medicina e di Riabilitazione”.

L’Amministrazione comunale ha anche inviato una lettera ai vertici della sanità regionale: “Comprendiamo benissimo – prosegue l’assessore Graziano Ilari – le esigenze dovute all’emergenza in corso e la necessità di separare i percorsi, così come le difficoltà legate alla carenza di personale che c’è stata soprattutto nella fase acuta della pandemia qualche settimana fa, ma siamo fermamente convinti che è fondamentale che l’ospedale di Pergola sia preservato al massimo nelle sue funzionalità, scongiurando l’accorpamento dei due reparti attivi.

Abbiamo formalizzato con una lettera inviata ai vertici dell’Asur, al presidente Ceriscioli e al consigliere Talè le nostre preoccupazioni a riguardo, insieme alla richiesta che i due reparti tornino alla loro piena efficienza quanto prima.

Mantenere un cospicuo numero di posti in medicina è importantissimo, così come lo è non ridurre le funzioni e i posti letto del reparto di riabilitazione, che ora, in prospettiva di un graduale ritorno alla normalità, è fondamentale ripristinare a pieno per dare una risposta alle crescenti richieste di cure riabilitative.

Il Santi Carlo e Donnino rappresenta un presidio fondamentale per l’entroterra e dobbiamo fare di tutto per farlo funzionare al meglio anche in questo periodo. E’ in corso anche uno studio di fattibilità per definire la distribuzione delle funzioni all’interno della struttura nel periodo post ristrutturazione. Le criticità sono tante e come amministrazione siamo in continuo contatto con l’Asur e la Regione per risolverle. Certamente ora tutto è stato complicato dal Coronavirus ma non lasceremo nulla di intentato affinché l’ASUR mantenga efficienza e funzionalità nei reparti e nei servizi presenti. Chiediamo anche un veloce ritorno al normale corso delle prestazioni offerte dal laboratorio analisi, dal servizio radiologia e dal poliambulatorio con le visite specialistiche e le vaccinazioni”.

 

 

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