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Per l’alluvione di Senigallia in otto rischiano il processo

Per l’alluvione di Senigallia in otto rischiano il processo

Il Gup del Tribunale di Ancona ha rinviato ogni decisione all’udienza dell’11 dicembre

ANCONA – Quasi sicuramente mercoledì 11 dicembre si conoscerà il destino degli otto indagati per l’alluvione avvenuta il 3 maggio 2014 a Senigallia, dopo l’esondazione del fiume Misa. Per quella data il Gup del Tribunale di Ancona Francesca Palma ha infatti fissato la prossima udienza per dare la parola alle difese e decidere sul rinvio a giudizio o sul proscioglimento degli interessati.

Il pubblico ministero di Ancona Irene Bilotta ha infatti chiesto al Gup il rinvio a giudizio di otto persone. Oltre all’attuale sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi rischiano il processo l’ex sindaco Luana Angeloni, il comandante dei vigili urbani Flavio Brunaccioni, Gianni Roccato dell’ufficio tecnico di Senigallia, l’ex dirigente della Provincia di Ancona Massimo Sbriscia, il presidente dell’Autorità di bacino Mario Smargiasso, l’ingegner Alessandro Mancinelli e Libero Principi, funzionario dei Lavori pubblici della Regione.

Nell’udienza di oggi il Gup non ha accolto la richiesta dell’avvocato Lucio Monaco, difensore del comandante della polizia municipale di Senigallia Flavio Brunaccioni, per un incidente probatorio sulle vittime (quattro) e sui feriti (soltanto due si sono costituiti parti civili) per una perizia che accertasse le cause di decessi e lesioni. Una valutazione potrà essere comunque fatta – se necessario – in sede dibattimentale.

 

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