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Sulle multe di Falconara prende posizione l’Associazione Consumatori con un parere dell’avvocato Italo D’Angelo

Sulle multe di Falconara prende posizione l’Associazione Consumatori con un parere dell’avvocato Italo D’Angelo

FALCONARA – Le numerose multe elevate negli ultimi tempi a Falconara continuano a far discutere. Fabio Amici dell’Associazione dei Consumatori ACU Marche rende noto il parere reso oggi dall’avvocato Italo D’Angelo, che consideriamo uno dei  professionisti  più qualificati in materia.

“Gli utenti – scrive Fabio Amici – che intendono   avvalersi della Consulenza ed assistenza del nostro   consulente  avvocato Italo D’Angelo possono prendere contatti con lui preso il suo studio in Ancona, in Viale della Vittoria, n. 7,  e potranno  trasmettergli copia dei verbali tramite  la mail: avvitalodangelo@gmail.com

Ogni decisione  comunque  assunta dall’utente  non impegnerà in nessun  caso  l’Associazione Acu Marche”.

“L’ACU Marche, nella persona del dott. Fabio Amici, addetto alla Trasparenza e Anticorruzione  di detta Associazione dei Consumatori – scrive nel parere l’avvocato Italo D’Angelo -, mi ha chiesto un parere  sulla legittimità del Velox di Falconara, posto al km. 289+900 della SS16 direzione sud  (strada extraurbana secondaria).

“Ho  invitato l’ACU Marche  a  formulare  al Comune di Falconara  – tramite l’accesso civico – l’acquisizione di  copia della documentazione che ha autorizzato l’installazione del dispositivo di rilevazione, documentazione necessaria per poter esprimere un parere dettagliato ed esaustivo.

“Non ho potuto  esaminare la documentazione che   non è stata ancora fornita dal Comune (che può consegnarla, come prevede la legge, nei 30 gg. dalla effettuazione della richiesta).

“Poiché molti  cittadini multati sollecitano l’Associazione a dare  comunque  indicazioni su cosa fare riguardo alle contravvenzioni, ovvero se pagarle o presentare ricorso,  in quanto  nei  cinque giorni dalla notifica delle sanzioni è possibile  pagarle  con la decurtazione del 30%, ritengo sia il caso di dare una prima valutazione.

“La finalità dell’Associazione non è quella di non far pagare le multe ai contravventori ma di vedere garantiti da parte dell’Amministrazione comportamenti improntati a trasparenza e legalità, non disgiunti da buonsenso, qualità che dovrebbe ricadere in tutti gli Amministratori.

“Ovviamente, il parere sulla legittimità  del Velox di Falconara è diretto alla generalità degli utenti.

“Va comunque esaminato  il comportamento del singolo utente per poter fornire un consiglio che non lo esponga poi  a seguito del ricorso, a sentenze di condanna  che lo costringerebbero a pagare oltre alle multe le spese di giustizia.

“Il ricorso  – ripetiamo – può essere presentato al Giudice di Pace nei 30 gg. dalla notifica o alla Prefettura  nei 60 gg.

“In  caso di non accoglimento del ricorso presentato in Prefettura l’utente potrebbe essere esposto al raddoppio delle sanzioni.

“L’ACU Marche dovrebbe sottolineare che  le norme del codice sono  indirizzate alla collettività  degli utenti  al fine di garantire ad ogni cittadino il bene primario per eccellenza quale la vita, e quindi    gli utenti della strada debbono  tenere   un comportamento improntato a prudenza perché sulla strada si può morire e far morire e, quindi  è d’obbligo il  rispetto dei limiti imposti dal Codice che è soprattutto un codice di comportamento.

“La molteplicità delle sanzioni riscontrate in così breve periodo (si parla di circa 30.000)  sul tratto di Falconara è tuttavia  un sintomo che il dispositivo presenta delle criticità.

“Quali?

“La prima la visibilità.

“E’  infatti stato collocato, quand’anche legittimamente, in prossimità di un cavalcavia, e la visibilità è ancor piu limitata di notte .

“La Cassazione, con ordinanza n.6407 del 5 marzo 2019, ha ricordato che ” … la postazione , fermo restando che il cartello di preavviso del rilevamento è presente e posto a distanza regolamentare  deve essere ben visibile e la necessaria visibilità della postazione è condizione di legittimità dell’accertamento (come da ultimo affermato dalla Suprema corte n.25392/2017)”

“Il dispositivo si trova quindi  a distanza di  circa 1400 metri  dal primo segnale dei 70 Km orari per chi proviene da Senigallia e, quindi, si ritiene che la cartellonistica e l’indicazione del dispositivo siano   segnalate  correttamente .

“Diversa valutazione andrebbe fatta, invece,  per l’utente che da Castelferretti imbocca la SS 16, direzione Ancona,  e quindi proviene da un tratto di strada con velocità diversa da quello percorso, ancorché minore.
L’utente, in questo caso, dovrebbe avere un avviso del Velox con l’ indicazione della velocità da tenere in rispetto della Direttiva Maroni (e quindi  il segnale del limite posto comunque a 1000 metri dalla postazione), Direttiva che  nella fattispecie sembrerebbe non  correttamente applicata.

“L’utente  proveniente, infatti, da Castelferretti che imbocca la Statale di fatto si  viene a trovare  in una situazione sfavorevole e bene farebbe – a nostro parere – l’Amministrazione  a rivedere la posizione della installazione e, quindi, a spostarla nel rispetto delle distanze imposte dalla legge.

“Va chiarito  a conclusione di questa   prima valutazione,  a cui potrà far seguito altro parere dopo aver acquisito la documentazione che gli eventuali ricorsi verranno trattati da diversi Giudici che decideranno in assoluta autonomia avvalendosi probabilmente degli Organi della Polizia Stradale e di Consulenti Tecnici di Ufficio e, pertanto, affrontare un giudizio senza avere alcuna  certezza  sull’esito – e questa certezza non è possibile darla – comunque sconsiglierebbe  il ricorso da parte di  utenti che siano incappati in una o due multe, perché la spesa da affrontare deve tener conto dell’importo della sanzione comminata e dello stesso  comportamento dell’utente.

“Se  l’utente  – conclude l’avvocato Italo D’Angelo – è  incappato in una contravvenzione a 120 km orari, su una strada ove normalmente dovrebbe essere  il limite dei 90 km, difficile pensare che un Giudice accogliere il ricorso annullando la multa sebbene  possano essere confermati  nella installazione motivi di illegittimità”.

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