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“170 anni sul velluto”: in un libro il racconto della storia balneare di Senigallia

“170 anni sul velluto”: in un libro il racconto della storia balneare di Senigallia

Il bellissimo volume – quattrocento pagine – presentato alla Rotonda a Mare dal suo curatore Leonardo Badioli

SENIGALLIA – “170 anni sul velluto”: un titolo impegnativo per un libro bello e pieno di contenuti. E’ “il libro d’oro della spiaggia di Senigallia”, curato con maestria da Leonardo Badioli e presentato, davanti a tanti amici, sulla terrazza della Rotonda a Mare, emblema del turismo cittadino.

Carta di ottima qualità, quattrocento pagine, molte illustrazioni, tante storie, tantissimi ricordi: un percorso intenso, scritto con amore e passione, su una spiaggia – ed una città – dal grande passato e dal buon presente.

Uno spaccato sulla storia balneare senigalliese, dal primo Stabilimento Bagni fino al turismo dei nostri giorni: vicende grandi e piccole, in genere seducenti ed emozionanti, dove ritornano luoghi e personaggi quali testimoni di fasti di questa nostra meravigliosa spiaggia.
Un libro d’oro – per utilizzare le parole del suo curatore, Leonardo Badioli -, come quelli che un tempo si assemblavano per illustrare la storia e le imprese delle famiglie nobili: riccamente illustrato e ampiamente godibile, volto alla piacevolezza più che allo studio pedante, ma per questo tanto più veritiero.

“Un libro d’oro non ha bisogno di una mano che lo scriva”, ha poi precisato Leonardo Badioli. “E’ già scritto – ha proseguito – nelle cose e nelle persone. Prima ancora che sulla carta, era impresso sui muri, nell’allineamento del lungomare, degli alberghi, dei bar, dei capanni e della stessa linea di costa. E, di retro a quello, nelle memorie orali e scritte e nel patrimonio fotografico di libri e archivi.
“Non abbiamo chiesto altro a questo libro d’oro della spiaggia di Senigallia, se non che raccontasse lungo l’asse del divenire – ha quindi aggiunto Leonardo Badioli – di un inizio volonteroso e partecipativo, di un seguito geloso e separato, di un aprirsi poi a grappolo verso i ceti emergenti e del suo espandersi nel tempo fino a coinvolgere l’intera città”.

 

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