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Uno degli indagati per la strage di Corinaldo in un video con Sfera Ebbasta

Uno degli indagati per la strage di Corinaldo in un video con Sfera Ebbasta

L’incontro, casuale, è avvenuto in un’area di sosta dell’autostrada la stessa tragica notte dell’8 dicembre. Il commento sdegnato del trapper dopo la pubblicazione del filmato

MODENA – Quella tragica notte dell’8 dicembre, dopo che nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo persero la vita sei persone, alcuni dei giovani indagati per la strage si sono casualmente imbattuti nel trapper Sfera Ebbasta. Dell’incontro, avvenuto in un autogrill, sull’autostrada, si era già parlato nei giorni scorsi, in quanto era emerso dalle carte dell’inchiesta della Procura di Ancona.

Ed ora spunta anche un video, di pochi secondi, pubblicato dalla Gazzetta di Modena. Il trapper Sfera Ebbasta viene affiancato da quello che gli appare come uno dei tanti fan. Si tratta, invece, di Ugo Di Puorto, uno dei sei giovani ora indagati per la strage nella discoteca di Corinaldo, che stava rientrando a casa proprio dalla Lanterna Azzurra. Sfera Ebbasta, invece, rientrava a Milano dopo il concerto a Rimini (poco prima era stato avvertito di quanto successo a Corinaldo, dove era attesa una sua presenza, ed era tornato indietro).

Il video, secondo quanto riporta la Gazzetta di Modena, è stato postato – e poi rimosso – dallo stesso Di Puorto sul suo profilo Instagram. Il giovane fa delle domande. Sfera Ebbasta risponde, poi mima il gesto del cucirsi la bocca.

Ed oggi Sfera Ebbasta, in una storia sul suo profilo ufficiale Instagram commenta così il video diffuso dalla Gazzetta di Modena: “Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di merda mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo Paese. Hanno provato e proveranno ad infangare il mio nome ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l’unica cosa importante”.

(In alto due immagini tratte dal video pubblicato dalla Gazzetta di Modena)

 

 

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