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A Palazzo di Arcevia Stefano Cardellini presenta il suo primo libro “Libera scuola di vita”

A Palazzo di Arcevia Stefano Cardellini presenta il suo primo libro “Libera scuola di vita”

Appuntamento mercoledì 14 agosto, alle ore 21, nella piazza dei Minatori

di MASSIMO CORTESE

ARCEVIA – Definito il Paese Presepe, in quanto presenta le caratteristiche di un autentico presepe in miniatura, nel corso dei secoli il borgo di Palazzo di Arcevia ha fatto innamorare diverse persone.

Da questo innamoramento il geologo anconetano Stefano Cardellini ha scritto un libro, che appunto parla del suo incontro avvenuto oltre cinquant’anni fa con il borgo e la sua gente: questa esperienza lo ha talmente colpito, al punto da presentarla come una “LIBERA SCUOLA DI VITA”. Questo infatti è il titolo del bel libro che Cardellini presenterà nella tarda serata che precede il Ferragosto nella piazza dei Minatori di Palazzo, invitato dal Circolo ANSPI del borgo. D’altra parte, per quanto Cardellini sia un eccellente scrittore, come è dimostrato dal fatto che il suo libro è stato recentemente recensito dal TG3 Marche, il protagonista dell’opera è proprio lui, Palazzo, il cui nome ci fa pensare a un antico titolo nobiliare.

Stefano Cardellini, anche per via della professione alla quale prima ho fatto cenno, è un attento osservatore, non manca di stupirci con un uso calibrato dell’ironia e con una certa propensione alla narrazione investigativa, sebbene alcune pagine siano decisamente commoventi.

Un finale a sorpresa e la commozione completano l’impianto narrativo, senza nulla togliere al piacere del lettore di ritrovarsi coinvolto in un viaggio, che comunque non tornerà più: non avere niente e allo stesso modo avere tutto il necessario che serve a diventare delle persone migliori: questo è il messaggio del libro, che si legge bene.

Gli episodi narrati sono caratterizzati dalla semplicità, non hanno nulla di eccezionale, ma conservano quel fascino della sorpresa dell’esplorazione di un mondo strano  che, sicuramente, ci si porta per tutta la vita, forse perché ha anticipato l’ingresso nella vita adulta.

 

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