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Barriere antirumore, Rfi pronta a dimezzare l’altezza ma i Comitati chiedono misure alternative

Barriere antirumore, Rfi pronta a dimezzare l’altezza ma i Comitati chiedono misure alternative

ANCONA – Dal Coordinamento dei Comitati “No al Muro, Sì al Mare” riceviamo: “Il Coordinamento dei Comitati “No al Muro, Si al Mare”, in seguito alle parole dell’AD di RFI Ing. Gentile, dichiara tutta la sua contrarietà all’ipotesi di barriere più basse, di circa 4 metri, rispetto a quelle di 8/10 ipotizzate nei progetti definitivi elaborati da RFI stessa. Il motivo va trovato nel fatto che la riduzione delle altezze non eliminerebbe, in alcun modo, l’impatto paesaggistico e le ricadute ambientali ed urbanistiche che l’opera si porta dietro e che denunciamo con forza da mesi.

In più, non si capisce perché un’opera che è stata progettata per rispondere ad un obbligo di legge, quale la riduzione dell’inquinamento acustico e quindi calcolata da professionisti ingegneri, possa essere oggi “magicamente” dimezzata ottenendo lo stesso risultato.

“Come in effetti detto dall’AD Gentile, durante l’audizione alla commissione Trasporti alla Camera giovedì 25 luglio – si legge sempre nella nota -, l’opera è sovradimensionata e troppo impattante per il tessuto urbano delle città, soprattutto marittime, in cui dovrà essere realizzata; di più, ha anche affermato che esistono già oggi tecnologie che possono ridurre sensibilmente il rumore dei treni rendendo, di fatto, “cattedrali nel deserto” queste barriere.

“Queste nuove tecnologie, retrofitting, nuovi impianti frenanti, binari di ultima generazione, sono, già  oggi, obblighi di legge e andranno attuati entro pochi anni; ecco che si capiscono meglio le parole di Gentile: costruire un muro di otto metri oggi, per abbattere il rumore calcolato nel 2000 e che, dopo l’opera, sarà assolutamente più basso a causa delle innovazioni tecnologiche, è assurdo e fortemente dispendioso in termine di risorse pubbliche sperperate.

“Il Coordinamento dei Comitati – si legge sempre nella nota – manifesta, una volta di più, la sua richiesta di una modifica delle legge sull’abbattimento del rumore che rinvii i tempi e contempli le novità tecnologiche, già oggi disponibili, per abbattere il rumore; in questo siamo d’accordo con Gentile: non sprechiamo soldi inutilmente, riduciamo il rumore sulla fonte, binari e vagoni, e ricalcoliamo in seguito le effettive necessità di riduzione del rumore…forse si potrebbe avere la sorpresa che di muri non si debba più neanche parlare”.

Nella foto: un tratto di barriere già installate a Senigallia

 

 

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