AREA ESINOPOLITICA

“I consiglieri di maggioranza di Chiaravalle ritengono poco lungimirante la scelta di realizzare il biodigestore alla Coppetella”

“I consiglieri di maggioranza di Chiaravalle ritengono poco lungimirante la scelta di realizzare il biodigestore alla Coppetella”

CHIARAVALLE – Da Chiaravalle Domani riceviamo: “Il Consiglio comunale di Chiaravalle del 17 luglio è stato dedicato anche alla discussione di un ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza Chiaravalle Domani e relativo al progetto di impianto biodigestore per il trattamento dei rifiuti organici urbani che potrebbe essere realizzato in zona Coppetella, nel Comune di Jesi ma vicino al nostro centro abitato.
Il gruppo consiliare Chiaravalle Domani ha sottolineato l’importanza di completare il ciclo della gestione dei rifiuti prevedendo la costruzione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici, superando una mancanza che oggi costringe la nostra provincia a portare questo tipo di rifiuto fuori regione, con costi economici e ambientali facilmente immaginabili.
Tuttavia i consiglieri di maggioranza di Chiaravalle ritengono poco lungimirante la scelta della zona nell’area dell’Interporto alla Coppetella quale sede dell’impianto biodigestore. Non si può dimenticare che la bassa Vallesina ha già pagato un prezzo molto alto in termini ambientali e di qualità dell’aria per la presenza della Raffineria Api, dell’Aeroporto di Falconara Marittima, dell’ex Zuccherificio Sadam e delle centrali biogas di Camerata Picena. Chiaravalle, inoltre, ha anche ospitato la discarica provinciale del Galoppo, i cui effetti negativi hanno continuato a diffondersi anche dopo la chiusura per la mancata copertura del sito, operazione completata pochi anni fa grazie all’intenso lavoro dell’Amministrazione Costantini.

I rischi sono evidenti: dal consumo di suolo oggi verde all’impatto paesaggistico oltre al rischio idrogeologico, dato che l’impianto comporterebbe l’impermeabilizzazione di qualche ettaro di terra vicino al fiume Esino.

Considerato che l’organismo deputato alla decisione su questo tema è l’ATA Ancona e che questa è guidata dai Sindaci della provincia di Ancona, si esortano gli stessi Sindaci, specie quelli dei Comuni più grandi che decidono realmente le strategie del nostro territorio, a rivedere questa scelta prima che venga resa definitiva, individuando altre zone, specie tra quelle industriali già esistenti o addirittura abbandonate, che siano meno sensibili dal punto di vista ecologico e, soprattutto, al di fuori dell’ex area AERCA (ad elevato rischio ambientale).
Il documento è stato votato dal Consiglio Comunale e, purtroppo, si è registrata l’astensione del Partito Democratico e del Movimento 5 stelle; un atteggiamento che in un caso come questo suona come un appoggio alla scelta della Coppetella”.

 

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