L'INTERVENTOPOLITICASENIGALLIA

Maurizio Memè: “Dieci anni irripetibili, ho contribuito a trasformare radicalmente Senigallia”

Maurizio Memè: “Dieci anni irripetibili, ho contribuito a trasformare radicalmente Senigallia”

“La mia candidatura a sindaco è da escludere, lascio insieme a Mangialardi”

di MAURIZIO MEME’*

SENIGALLIA – La fine del mandato del sindaco Maurizio Mangialardi conclude un’esperienza che per me è stata straordinaria, sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista umano. Nel 2010 accettai con entusiasmo la sua proposta di entrare nella nuova giunta municipale, convinto della bontà del progetto sottopostomi, quello della “Città di Tutti”, e dall’idea di poter contribuire alla crescita della mia comunità, dedicandomi con passione, dedizione, onestà e spirito di sacrificio ai suoi bisogni.

Senza ombra di dubbio, a maggio prossimo potrò dire che quelli trascorsi sono stati dieci anni molto importanti della mia vita, durante i quali ho avuto l’occasione di vivere da protagonista a fianco di Mangialardi, in qualità di suo vice ma anche come assessore ai Lavori pubblici prima e all’Urbanistica poi, la concretizzazione di una visione che grazie a numerosi interventi ha contribuito a ridisegnare Senigallia, facendone l’eccellenza che oggi tutti noi conosciamo.

Interventi tra i quali mi piace ricordare la riqualificazione di piazza Saffi e dei Giardini Catalani, l’avvio dei progetti dei boschi urbani di Cesanella e Saline, la sistemazione dei piani viari di viale 4 novembre e di via Portici Ercolani, nonché la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico di alcune scuole.

Anche sul fronte urbanistico, ambito delicato e non  sempre facile su cui mi sono concentrato nel corso degli ultimi cinque anni, credo siano stati raggiunti risultati importanti; penso in particolare alla riqualificazione della Cesanella, porta di ingresso a nord della città, alle rigenerazioni delle aree ex Molino Tarsi ed ex Arena Italia, al Piano degli arenili e, soprattutto, alla variante Smart 2018, la cui approvazione ha rappresentato il conseguimento di uno dei principali obiettivi contenuti nelle nostre linee programmatiche per favorire il futuro urbanistico del territorio e ripensare la città dentro un concetto di smart-city, mediante la semplificazione amministrativa, lo snellimento delle procedure e l’ascolto volto a ridurre il contenzioso. A tutto ciò va aggiunto da ultimo, ma non certo per importanza, la gestione della qualità del litorale  funzionale alla stagione estiva, settore strategico per l’economia cittadina, che ho seguito per tutti i dieci anni.

Come vicesindaco, poi, è stato per me un grande onore prendere parte ai processi decisionali che hanno radicalmente trasformato Senigallia, coniugando sviluppo economico, coesione sociale e tutela dell’ambiente. Una città che grazie anche alla profonda riqualificazione del centro storico, basti pensare al recupero di uno spazio come piazza Garibaldi, è oggi capace di attirare eventi di caratura internazionale, che ci permettono di essere ormai una realtà stabilmente al vertice delle presenze turistiche in regione e un punto di riferimento a livello nazionale.

Ma torniamo all’oggi. So che in vista delle elezioni amministrative del 2020 è iniziato, come naturale che sia, il tradizionale valzer dei nomi per il nuovo candidato a sindaco del centrosinistra e so che tra quei nomi più volte è stato inserito il mio. Per chiarezza e rispetto nei confronti di tutti, a partire dalle forze politiche di maggioranza che mi hanno costantemente sostenuto in questi lunghi anni, e dalla lista Vivi Senigallia che mi ha permesso nel 2010 e nel 2015 di essere eletto in consiglio comunale, dico subito che questa opzione è da escludere.

Oltre a considerazioni di natura personale, ci tengo a sottolineare che la maturazione di tale scelta è essenzialmente il frutto dell’idea che questa esperienza, al tempo stesso appagante e faticosa, debba terminare così come è iniziata, ovvero dentro il perimetro della proposta progettuale che in questi anni mi ha unito alla figura del sindaco Mangialardi. Questo legame, alimentato attraverso la condivisione totale delle prospettive principali che hanno costituito le fondamenta di quanto realizzato in questi due mandati, terminerà nel 2020, esaurendo così un’esperienza per me molto difficile da riprodurre.

Ovviamente continuerò a dare il mio contributo tra le fila di Vivi Senigallia, senza ruoli amministrativi o di rappresentanza, ma mettendo a disposizione il bagaglio di esperienze accumulate, affinché il centrosinistra possa presentarsi alla scadenza elettorale del prossimo anno con una coalizione ancora una volta coesa e vincente per far sì che Senigallia continui a primeggiare anche in futuro negli ambiti che l’hanno contraddistinta in questi anni a livello nazionale e internazionale.

*Vice sindaco di Senigallia

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