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Dieci casi di meningite virale da enterovirus: è allarme a Senigallia e  nell’Area Vasta 2

Dieci casi di meningite virale da enterovirus: è allarme a Senigallia e  nell’Area Vasta 2

SENIGALLIA – In seguito alla notifica, (metà giugno – prima settimana di luglio) da parte del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Senigallia, dei primi 4 casi di meningite virale verificatisi in giovani adulti, si sono monitorati tutti i casi di meningite/gastroenterite da enterovirus afferenti, per la diagnosi laboratoristica, alla Struttura di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona.

I casi, per i quali sono state chieste le conferme e la tipizzazione virologica, sono ad oggi 3  gastroenteriti in bambini di età inferiore a 4 anni e 10 meningiti virali. I ricoveri per gastroenterite sono avvenuti presso l’Ospedale Salesi di Ancona, mentre quelli per meningite presso i reparti di Neurologia di Jesi, di Senigallia e di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedali Riuniti.

I 10 casi di meningite hanno riguardato 8 maschi di età compresa tra 22 e 40 anni e due femmine di 8 e 37 anni. Si tratta di persone residenti a Ostra, Cingoli, Senigallia (anche nella frazione di Marzocca), Chiaravalle, Camerata Picena, Rosora, Castelleone di Suasa.

“In collaborazione con il laboratorio Virologia, la direzione Medica di Presidio Ospedaliero di Senigallia e altre Unità Operative del Dipartimento di Prevenzione – afferma la dottoressa Daniela Cimini -, è stata effettuata l’indagine epidemiologica per i 13 casi, inerenti l’insorgenza della sintomatologia, i luoghi frequentati, le attività lavorative e ludiche svolte nel periodo di incubazione della malattia, che varia da 2 a 35 giorni.

“Non è stato riscontrato nessun fattore espositivo comune, nonostante in 7 pazienti l’enterovirus isolato sia l’Echovirus 30.

“Gli enterovirus possono determinare uno spettro molto ampio di sindromi cliniche, nella maggior parte dei casi con sintomi leggeri e benigne tra cui anche, in alcuni casi, la meningite virale che, di solito, non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7 giorni.

“Classificati tra gli agenti infettivi più diffusi al mondo, gli enterovirus comprendono 116 tipi diversi di virus che si trasmettono per via fecale-orale e respiratoria.  L’unico serbatoio conosciuto di infezione è la specie umana.

“Le infezioni da enterovirus sono ubiquitarie, avvengono tutto l’anno con un picco in estate-autunno nei paesi temperati e possono provocare epidemie.

“Frequentemente non sono diagnosticate, in quanto le forme cliniche di cui sono responsabili sono benigne e si risolvono spontaneamente in pochi giorni.

“Per la meningite virale – afferma sempre la dottoressa Daniela Cimini – non esiste vaccinazione specifica e la prevenzione consiste anche nell’accurato lavaggio delle mani. Non ci sono evidenze che le trasfusioni e gli insetti possano trasmettere l’infezione. La forte cefalea, l’insorgenza rapida di febbre elevata, la nausea, la rigidità nucale, la fotofobia sono i sintomi che richiedono rapida consulenza medica”.

 

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