L'INTERVENTOPOLITICASENIGALLIA

Sanità nella bufera / “Risonanza magnetica nucleare: nelle Marche interruzione di pubblico servizio? Ma dal privato nessun problema”

Sanità nella bufera / “Risonanza magnetica nucleare: nelle Marche interruzione di pubblico servizio? Ma dal privato nessun problema”

Polemica presa di posizione di Monia Mancini, segretario regionale di Cittadinanzattiva

di MONIA MANCINI*

ANCONA – Mentre la stampa ci da notizia di indagini in corso su determinati appalti dell’ASUR, la nostra Associazione continua a ricevere segnalazioni da parte di cittadini marchigiani che non hanno accesso nei tempi previsti alle prestazioni di specialistica ambulatoriale tramite il servizio sanitario regionale pubblico.

Oggi il caso più eclatante di questi ultimi  giorni: da martedì 16 luglio a tutt’oggi è stato impossibile per un nostro concittadino prenotare tramite CUP (sia allo sportello che al telefono) una risonanza magnetica nucleare in tutta la Regione.

Il motivo di ciò, a detta e non senza imbarazzo da parte degli addetti al CUP, quello di non avere a disposizione “i calendari” (ndr, forse le agende?!?) per prenotare tale esame diagnostico in tutta la Regione Marche.

Alla sacrosanta domanda da parte dell’utente di sapere quando sarebbe stato nuovamente possibile prenotare, la risposta, in questi 3 giorni, è stata sempre quella di non sapere nulla del perché di questa indisponibilità e soprattutto nulla di quando la prenotazione sarà nuovamente possibile: “ma lei provi ogni giorno e magari i calendari per la risonanza magnetica saranno nuovamente disponibili” queste le ultime parole ad ogni tentativo di prenotazione.

A proposito poi della prenotazione a mezzo CUP telefonico, l’utente solo nella giornata di oggi ha impiegato ben 30 minuti per prendere la linea, dopo di che, una volta avuta la linea, ha atteso altri 30 minuti prima di parlare con l’operatore.

Quanto sopra, tra l’altro, con riguardo ad un esame diagnostico necessario ed altrimenti non rinviabile stante la seria patologia di cui la persona è affetta. Esame diagnostico a cui la persona, in mancanza di risposte da parte del nostro servizio sanitario pubblico, farà accesso molto probabilmente lunedì prossimo tramite privato al costo di 240 euro.

Insomma questo è quello che ci occorre nella nostra Regione, questo è quello che continua purtroppo ad accadere.

Ora come Cittadinanzattiva delle Marche / Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva delle Marche attendiamo di sapere da parte della Regione che cosa è successo e che cosa sta accadendo, il perché, di fatto, è stato interrotto l’accesso a questa prestazione, anzi addirittura la possibilità di prenotazione di questa prestazione.

La trasparenza, l’efficienza, la tutela dei diritti si fa con i fatti e non con le parole.

Domani, tra l’altro, si insedia in Regione il tavolo che si dovrà occupare del monitoraggio del nuovo piano regionale delle liste d’attesa. Non faremo mancare di far presente di quanto sta continuando ad accadere a discapito dei nostri concittadini, della nostra salute e del nostro servizio sanitario regionale.

*Segretario regionale Cittadinanzattiva delle Marche

 

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