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A Urbino una bellissima mostra curata da Vittorio Sgarbi per rendere omaggio a Raffaellino del Colle

A Urbino una bellissima mostra curata da Vittorio Sgarbi per rendere omaggio a Raffaellino del Colle

 

di PAOLO MONTANARI

URBINO – Tanta gente ha partecipato all’inaugurazione della nuova mostra curata a Urbino da Vittorio Sgarbi dal titolo: Raffaelli, Raffaellino del Colle che è in corso alle sale del Castellare. Abbiamo chiesto al popolare critico d’arte il motivo di questa scelta, visto che si stanno preannunciando, in tutto il mondo, i festeggiamenti per Raffaello.

“Perché Raffaellino è un pittore manierista ed ha la dolcezza di Raffaello. È il più raffinato artista che si muova sulla traccia di Raffaello nel territorio urbinate”.

È giusto rendere omaggio a Raffaellino che realizzò anche gli affreschi di Villa Imperiale a Pesaro.

In realtà questa mostra anticipa le celebrazioni facendo arrivare in mostra due sue opere provenienti dall’Accademia di San Luca. Già nel 2018 ci fu una mostra su Giovanni Santi, padre di Raffaello che, però, non ha avuto grande visibilità.

La mostra di Raffaellino, dunque, è una vera e propria scommessa artistica per rilanciare Urbino più di sempre. Già Sgarbi sta preparando un’altra mostra su Baldassarre Castiglione con i pensatori e intellettuali dell’epoca.

Nel 2020 ci sarà anche un’altra mostra tra Palermo, Roma e Madrid con un’opera romana di Raffaello, priva della cornice conservata altrove. L’ambizioso progetto sarebbe di congiungere la cornice con il quadro per poter esporre l’intera opera.

Ma perché Raffaellino è così importante? Sgarbi afferma che ha realizzato una delle più belle Natività esistenti. Ha dieci anni meno di Raffaello ma lo sente come un padre oltre che un maestro.

Nella mostra in corso ci sono anche l’affresco con il putto reggifestone di Raffaello ed altre opere. Il progetto è stato fortemente voluto dal vicario episcopale monsignor Tonti e dall’arcivescovo Tani.

Si prevedono numerose visite anche nel prossimo weekend con la festività del 2 giugno.

 

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