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Tragedia sfiorata nella palestra del Liceo Classico di Senigallia

Tragedia sfiorata nella palestra del Liceo Classico di Senigallia

Durante gli allenamenti del minivolley è crollato un pezzo del controsoffitto all’interno dello spogliatoio. Dura presa di posizione del direttore tecnico dell’Us Pallavolo, Roberto Paradisi, che chiama in causa direttamente l’Amministrazione provinciale di Ancona

SENIGALLIA – Pericoloso e grave crollo, martedì pomeriggio, poco dopo le ore 18, di un pezzo di controsoffitto all’interno dello spogliatoio della palestra provinciale del Liceo Classico in via Rossini. La mattonella (una sorta di cartongesso compresso particolarmente pesante) ha sfiorato una bambina di 8 anni che, per fortuna, è rimasta illesa.

In palestra si stavano svolgendo gli allenamenti di minivolley (da 7 a 9 anni). Sul posto, chiamati dal direttore tecnico della US Pallavolo Senigallia, sono intervenuti i vigili urbani che hanno constato la situazione di assoluta pericolosità di tutto il controsoffitto (lasciato nella totale incuria da anni) sia degli spogliatoi sia dell’atrio di ingresso della palestra stessa.

A sua volta, la polizia municipale ha allertato la squadra reperibile della Provincia di Ancona che, giunta sul posto, ha fatto sospendere ogni attività per motivi di sicurezza ed ha chiuso l’impianto senza alcuna certezza sulla data di riapertura.

“Una tragedia sfiorata” ha commentato il direttore tecnico della US Pallavolo Senigallia Roberto Paradisi che ha personalmente constatato la consistenza del pezzo di lastra crollato. “La questione più grave però – ha precisato Paradisi – è l’atteggiamento di sufficienza e di sorprendente minimizzazione del fatto riscontrato in Provincia con la responsabile dell’edilizia scolastica Alessandra Vallasciani che ho personalmente contattato per comprendere i tempi del ripristino. Detta responsabile, dopo aver affermato (senza che nessuno glielo chiedesse) che conosce bene il sottoscritto in quanto la US Pallavolo è l’unica società che farebbe “polemiche” per le disfunzioni delle palestre provinciali, ha risposto fumosamente di non sapere nel modo più assoluto quali potranno essere i tempi di ripristino ma che questo avverrà “compatibilmente con gli altri che dobbiamo fare”.

“Non solo – aggiunge Roberto Paradisi -. La dirigente ha voluto rimarcare – nella sua personale polemica– che l’unica esigenza urgente è quella scolastica e non certo quella delle società sportive definite con il termine “privati” dall’ingegnere provinciale. Un atteggiamento gravissimo – conclude Roberto Paradisi – che rappresenteremo in tutte le sedi. Come rappresenteremo le modalità di “funzionamento” dell’ufficio edilizia scolastica provinciale”.

 

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