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Rifondazione Comunista a Ceriscioli ed ai sindaci: “Ormai salute non fa più rima con Democrazia”

Rifondazione Comunista a Ceriscioli ed ai sindaci: “Ormai salute non fa più rima con Democrazia”

ANCONA – Dal Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “L’incontro tanto sbandierato tra il presidente della Regione Marche Ceriscioli e i sindaci di Jesi, Fabriano e Senigallia  nella sua pochezza di contenuti, fatti di “vedremo “ e  “faremo” senza numeri, senza focus specifici senza impegni e date, rivela tuttavia, ce ne fosse stato bisogno, il modello sanitario “made Ceriscioli”  vale a dire gerarchico, oligarchico, ospedalocentrico.

“Convocare i sindaci delle città che ospitano gli ospedali di zona – si legge sempre nel documento di Rifondazione Comunista – come se ne fossero i referenti mentre queste strutture sono del territorio, misurare i problemi con quell’ottica (ricordiamo un convegno del comune di Jesi un anno fa dal titolo “quale ospedale per Jesi, mentre la domanda avrebbe dovuto essere “quale sanità per il territorio?) significa non voler affrontare i problemi nella loro interezza,  non verificare i bisogni nella loro diversità, tenere lontano la democrazia dal luogo delle scelte.

“Ci sarebbe piaciuto sentire le proposte sulle liste di attesa, sul funzionamento dei Cup, sul ripristino di servizi territoriali ogni giorno ridotti, ci sarebbe piaciuto visto che nell’area vasta 2 è interamente compresa l’aerca, ascoltare quali iniziative specifiche di monitoraggio e di profilassi sono previste e quali strutture ne sarebbero interessate, saremmo stati curiosi di capire quali integrazioni con il sociale sono riattivabili visto che interi settori, basti pensare alla popolazione anziana , sono “appaltati” al privato, un privato per altro fatto da cooperative dove la precarietà e i bassi salari sono la caratteristica principale.

“Insomma avremmo voluto sentire parlare di salute e di progetti non vedere l’ennesima fotografia propagandistica. Aggiungiamo – conclude Rifondazione Comunista – una nota di “colore” i tre sindaci rappresentano le opzioni politiche in campo nel paese, pentastellati, Pd e “civismo consevatore”, non abbiamo visto né differenze né idee nuove”.

 

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