CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

“Per ora nulla cambia, a Vallone il centro di compostaggio resterà attivo fino all’ottobre del 2020”

“Per ora nulla cambia, a Vallone il centro di compostaggio resterà attivo fino all’ottobre del 2020”

Nel corso di un’assemblea pubblica il sindaco di Senigallia e il presidente della Provincia di Ancona hanno assicurato che saranno fatti controlli affinché vengano rispettate le disposizioni imposte. Resta la preoccupazione degli abitanti della frazione

SENIGALLIA – Il Centro Sociale di Vallone ha ospitato un’assemblea pubblica alla quale hanno preso parte il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e il presidente della Provincia di Ancona Luigi Cerioni. Assemblea organizzata per affrontare il problema – non secondario per la popolazione della frazione – dell’impianto di compostaggio, autorizzato dalla Provincia e dal Comune dal 2016, che, come ormai tutti sanno, si trova a poche centinaia di metri dal centro abitato. Impianto che riversa, soprattutto nel periodo estivo, esalazioni maleodoranti e anche fastidiose che colpiscono i cittadini agli occhi e alla gola.

Il sindaco Mangialardi e il vice sindaco Maurizio Memè, anche lui presente all’incontro pubblico, insieme al presidente Cerioni, hanno spiegato agli abitanti gli interventi che sono stati fatti nei confronti della ditta che gestisce l’impianto, affinché fossero rispettate le norme, come dall’autorizzazione concessa a suo tempo, ed hanno ribadito che la concessione scadrà nell’ottobre 2020.

Ma gli abitanti del Vallone, e quelli presenti all’assemblea lo hanno ribadito con forza, non sono molto disposti ad affrontare altre due estati con quella puzza fastidiosa che invade il territorio, soprattutto di sera, costringendo tutti a tenere porte e finestre chiuse.

E poi c’è sempre il problema, non secondario, dei grandi camion che percorrono le strette vie della frazione creando disagi al traffico, ai pedoni, ai bambini che escono da scuola.

Insomma il problema c’è e rimane e il 2020 è lontano. Si può fare qualcosa? “E’ difficile interrompere l’attività della ditta prima del termine dell’accordo”, ha detto il sindaco Mangialardi. “Comunque noi siamo vicini agli abitanti del Vallone e comprendiamo i loro disagi e abbiamo fatto i dovuti interventi affinché la ditta rispetti le regole. Comunque abbiamo accolto le istanze e con la Provincia che ha autorizzato l’impianto, cerchiamo di controllare nel dettaglio che i precetti vengano rispettati”.

“Noi ci siamo fatti carico di questo problema ed io sono qui per questo”, ha poi affermato il presidente della Provincia Luigi Cerioni, “per far sapere che la Provincia si è attivata ed è stata un po’ dietro ai provvedimenti che ha adottato il Comune. Aspettiamo il 22 di maggio per l’udienza che ha fissato il Tar e sosteniamo il fatto che quella deve essere un’attività agricola e non industriale”.

Insomma ormai al Vallone tutti sono consapevoli che c’è poco da fare… se non aspettare l’ottobre del 2020, sperando poi che non cambi anche quella data!

Nelle foto: alcuni momenti dell’assemblea pubblica di martedì sera al Centro Sociale di Vallone

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it