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Da mercoledì a Chiaravalle la VI edizione della rassegna Le donne raccontano il cinema delle donne

Da mercoledì a Chiaravalle la VI edizione della rassegna Le donne raccontano il cinema delle donne

CHIARAVALLE – Mercoledì 6 marzo tornano a sovrapporsi due dei fili che contraddistinguono maggiormente il tessuto civile e culturale di Chiaravalle: quello della sua amicizia verso il cinema e quello della valorizzazione del genere femminile. È in partenza infatti presso il Teatro Comunale la VI edizione della rassegna Le donne raccontano il cinema delle donne, come sempre all’interno della cornice di AcomedonnA, il programma di iniziative filògine attivo dal 2013. Per tre mercoledì consecutivi, con ingresso gratuito e inizio alle ore 21, verranno proposti altrettanti film aventi per protagoniste delle figure femminili, così come a sei donne  due per ogni serata – si devono la loro scelta, l’introduzione che precederà ogni proiezione e la guida dell’analisi e del dibattito conclusivi.

Si inizia il 6 marzo con 50 primavere della francese Blandine Lenoir (a cura di Laura Mosca e Michela Perlini): storia di una donna alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno la quale, dopo la separazione e la perdita del lavoro, decide di rimettersi in gioco, complici l’incontro con un vecchio compagno di scuola e la solidarietà delle altre donne che la circondano. Si prosegue il 13 marzo con il film sud-coreano Poetry (a cura di Maria Cristina Casoni ed Elisabetta Pigliapoco), il cui personaggio principale è una 66enne sconvolta dall’inizio dell’Alzheimer e dalla scoperta che il nipote si è macchiato di una terribile colpa, ma anche capace di una continua ricerca della bellezza e della poesia. Chiuderà il ciclo la pellicola americana The Hours di Stephen Daldry (a cura di Alessandra Marcuccini e Patrizia Vichi): nel film, ispirato alla figura di Virginia Woolf, si intrecciano le storie di tre donne lontane per tempi e luoghi ma accomunate dalla medesima fragilità unita alla forza interiore, che le porterà ad affermare se stesse e la loro dignità.

Colpisce ma non sorprende  affermano gli assessori di Chiaravalle Cristina Amicucci (pari opportunità) e Francesco Favi (cultura e politiche giovanili)  che le storie narrate dai film di questa rassegna traccino una condizione femminile caratterizzata dall’esposizione ai rovesci della sorte, dal misconoscimento da parte degli uomini e da quella che De André definiva una naturale propensione al sacrificio, ma anche dalla capacità di rialzarsi e di attingere ad una straordinaria riserva di energia e di combattività: è in fondo questo il senso più profondo delle iniziative che da sei anni promuoviamo a Chiaravalle, nella convinzione che la donna sia la miglior espressione delle potenzialità insite nell’essere umano e che una società più giusta e più matura non può che partire dal suo esempio.

 

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