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Interrogato per tre ore il diciassettenne sospettato di aver spruzzato spray urticante avrebbe fornito elementi utili per l’inchiesta sulla tragedia di Corinaldo

Interrogato per tre ore il diciassettenne sospettato di aver spruzzato spray urticante avrebbe fornito elementi utili per l’inchiesta sulla tragedia di Corinaldo

ANCONA – E’ stato interrogato per tre ore il diciassettenne sospettato di aver spruzzato, venerdì notte, dello spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Spray che avrebbe poi causato – ma anche su questo sono in corso ulteriori accertamenti tecnici – il panico all’origine della calca che ha poi provocato i sei morti ed i tanti feriti, uno dei quali – un ragazzo di 18 anni, residente a Campobasso – resta ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ancona in condizioni ritenute gravi.

Per i difensori del minorenne, gli avvocati Andrea Mone e Martina Zambelli, si è trattato solo di un primo confronto con la Procura.

Durante l’interrogatorio il giovane – di origine sudamericana e residente a Senigallia – ha risposto alle molte domande del Procuratore per i minorenni di Ancona Giovanna Lebboroni, fornendo elementi ritenuti utili per l’inchiesta in corso. Il diciassettenne, al momento, è indagato per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e lesioni colpose. Alla sua identificazione i carabinieri sono arrivati in seguito alle indicazioni fornite, seppure in maniera abbastanza approssimativa, da tre ragazzi presenti, quella tragica notte, all’interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo.

 

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